Capacità molto estese, ma al tempo stesso limitate

Il momento in cui credi che tutto sia diventato noioso, spesso, è proprio quello in cui scopri la novità. Accade nel campo della fotografia digitale, dove sembrava che non ci potessero essere novità. A dare uno scossone ci pensa Sigma, che propone una macchina digitale differente, basata su un diverso tipo di sensore, e mai vista finora sul mercato.

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a cura di Tom's Hardware

Capacità molto estese, ma al tempo stesso limitate

Anche se esteriormente assomiglia molto ad una compatta, la DP1 è una macchina molto particolare. Il sensore molto grande porta dei vantaggi, ma anche degli svantaggi : fare delle macro con la DP1, per esempio, non è molto facile: la focale reale dell'obiettivo è di 16.6 mm, cioè circa tre volte superiore a quella di una compatta che ha un angolo di campo equivalente di 28 mm. La distanza minima di messa a fuoco è così di 30 cm, assolutamente troppo elevata per una macro. In compenso, l'obiettivo permette la messa a fuoco manuale. Tra le modalità di ripresa troviamo la Priorità Diaframma e la Priorità Velocità, oltre che la modalità Manuale e quella Automatica. Il flash integrato retrattile è poco potente. È però possibile comprare e usare un flash esterno, impossibile sulla maggior parte delle compatte in circolazione.

Il puntamento passa dal display posteriore, ma è possibile aggiungere, come optional, un mirino ottico, da collegare all'attacco hot-shoe del flash. Questo offre una visione chiara e piacevole del campo di ripresa (siamo molto lontani dal tipico ?buco di serratura? delle compatte). L'unico difetto che abbiamo rivelato con il mirino opzionale è un'evidente distorsione.

Sigma offre una gamma completa di accessori per la DP1.