Capital One, oltre 100 milioni di credenziali di carte di credito sottratte

Capital One, una holding bancaria USA, ha subito un attacco informatico che ha consentito il furto di oltre 100 milioni di credenziali di carte di credito.

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a cura di Dario D'Elia

Capital One
, una holding bancaria della Virginia, ieri ha confermato che il 19 luglio è stata oggetto di un attacco informatico che ha consentito il furto di oltre 100 milioni di credenziali di carte di credito. Si è trattata di una delle più grandi ed estese violazioni informatiche mai avvenute nel settore finanziario; la più grande del 2017 colpì Equifax e riguardò 147 milioni di clienti.

La società ha già risolto la vulnerabilità che ha consentito il furto e la sua indagine interna ha consentito all'FBI di arrestare la presunta responsabile. La donna, residente a Seattle, è accusata di abuso e frode informatica; si suppone però che non abbia avuto modo di sfruttare i dati sottratti.

"Sebbene sia grato che l'autore sia stato catturato, sono profondamente dispiaciuto per quello che è successo", ha commentato Richard D. Fairbank, Presidente e CEO. "Mi scuso sinceramente per la comprensibile preoccupazione che questo incidente sta causando alle persone colpite e mi impegno a risolverlo".

Capital One ha ammesso che la violazione ha riguardato circa 100 milioni di persone in gli Stati Uniti e circa 6 milioni in Canada. La buona notizia è che nessun numero di conto della carte di credito o credenziali di accesso è stato impiegato.

Nello specifico le informazioni includevano tutti i dati di inscrizione (nomi, indirizzi, codici postali, mail, operazioni di conto, etc.) e quelli delle carte (punteggi di credito, saldi, cronologia pagamenti, etc.) riguardanti 23 giorni tra il 2016 e il 2018. Inoltre sono stati sottratti 140mila numeri di previdenza sociale e circa 80mila numeri di conto bancario collegati ad alcuni clienti con carta di credito protetta.

"Informeremo le persone colpite attraverso una varietà di canali. Metteremo il monitoraggio del credito gratuito e la protezione dell'identità a disposizione di tutti gli interessati", ha sottolineato la società. "La salvaguardia delle informazioni dei nostri clienti è essenziale per la nostra missione e il nostro ruolo di istituzione finanziaria. Abbiamo investito molto nella sicurezza informatica e continueremo a farlo. Sfrutteremo gli insegnamenti di questo incidente per rafforzare ulteriormente le nostre difese informatiche".