Card-sharing Sky: sgominata un'altra banda di pirati

La Guardia di Finanza di Vallo di Lucania ha individuato una banda dedita al card-sharing dei programmi TV di Sky. Si parla di una trentina di denunce e clienti sparsi per tutta l'Italia.

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a cura di Dario D'Elia

Le card pirata per guardare Sky che hanno invaso il territorio italiano provenivano per lo più da Vallo di Lucania, un piccolo centro della provincia di Salerno. La Guardia di Finanza locale ha infatti smascherato una banda specializzata nel cosiddetto card-sharing: in pratica con un unico abbonamento più persone riuscivano, a prezzi stracciati, a ricevere in chiaro tutti i canali criptati di Sky.

Card-sharing

Il sistema è noto e si basa su "card-server". In pratica i clienti dell'organizzazione dispongono di decoder (come ad esempio i Dreambox basati su Linux) collegati a Internet, che una volta attivato un canale di comunicazione con i server pirata consentono la visione di ogni contenuto televisivo. A monte di solito c'è un unico abbonamento regolare e un PC che si occupa delle codifiche/decodifiche.

In fondo si tratta della riproposizione di quel vecchio sistema pirata che ha letteralmente messo in ginocchio Tele+. Ai tempi si scaricavano via Internet ogni mese, o settimana, i codici da trasferire sulle wafercard che emulavano le card tradizionali da inserire nei decoder. Oggi l'aggiornamento dei codici seriali è praticamente in tempo reale via Internet.

Le Fiamme Gialle hanno individuato i 4 della banda operanti in Campania e Basilicata, ma al termine delle operazioni sono scattate le denunce per truffa anche per altre 26 persone affiliate. Per altro bisogna sottolineare che anche i clienti sono a rischio e già 50 account sono stati individuati e bloccati.