Care Apple e Google pagherete più tasse in Europa

Lo studio UE sulla fiscalità del mercato digitale è stato consegnato al Commissario per le Tasse Algirdas Šemeta e alla vice presidente della Commissione UE Neelie Kroes. L'era dell'elusione selvaggia è finita.

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a cura di Dario D'Elia

L'elusione fiscale attuata dai colossi statunitensi in Europa sarà presto sconfitta. Lo studio commissionato 5 mesi fa a un gruppo di esperti, capitanato da Vítor Gaspar, è stato completato e consegnato al Commissario per le Tasse Algirdas Šemeta e alla vice presidente della Commissione UE Neelie Kroes.

"Questo rapporto fornisce ottimo cibo per la mente", ha dichiarato Šemeta. "Oggi ci hanno consegnato risultati e raccomandazioni. La Commissione adesso studierà con attenzione le scoperte e si baserà su queste per le future scelte di policy".

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La prima indicazione è che tutta l'Unione Europea dovrà impegnarsi per combattere l'elusione: gli Stati Membri dovranno parlare con un'unica voce. Questo vuol dire che bisognerà affrontare il tema della competizione fiscale fra i paesi.

In secondo luogo bisognerà rifar partire il progetto di "Common Consolidated Corporate Tax Base" (CCCTB) che punta alla creazione di regole comuni per determinare le imposte sulle aziende che operano in diversi stati membri. Questo dovrebbe consentire di ridurre gli oneri e le complessità amministrative, combattere l'elusione fiscale e assicurare una corretta stima dei ricavi nei vari paesi.

Allo stesso tempo il team di Vítor Gaspar ha risposto a tutti i quesiti riguardanti la gestione dell'IVA in ambito digitale. Confermata la validità della decisione di tassare e farsi pagare dove avvengono realmente i consumi, non dove risiedono le imprese. Dettaglio che per altro dal prossimo gennaio varrà in tutta Europa per beni digitali e servizi.

"Nel determinare come modernizzare il nostro sistema fiscale abbiamo bisogno di incoraggiare due cose: maggiore equità e maggiori opportunità per creare nuovi posti di lavoro e crescita. Se da una parte i prodotti e i servizi digitali rappresentano una sfida per la gestione fiscale, dall'altra forniscono anche i mezzi per garantire un più semplice e trasparente sistema fiscale, e sono ora integrati in tutta l'economia", ha commentato Neelie Kroes.

"Dobbiamo evitare tasse punitive, e dobbiamo garantire la parità di trattamento per prodotti e servizi uguali. Personalmente preferirei che le tasse fossero equiparate verso il basso", conclude la vice presidente della Commissione Europea.

La posizione dell'Italia con la presidenza Renzi si è fatta molto chiara sull'argomento: è un tema europeo e andrà affrontato a Bruxelles. L'occasione migliore sarà durante il semestre europeo presieduto dall'Italia.