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a cura di Alessandro Crea

In un ambiente estremo come l'Antartico è evidente la necessita di fornirsi di strumentazione robusta e affidabile. Per questo ENEA-UTA per la stazione di ricerca italo-francese Concordia ha da poco scelto di affidarsi a Carestream e al suo sistema radiografico DRX-Transportable Lite, composto unicamente da un rivelatore wireless e un tablet, che consente di convertire l'apparecchiatura radiografica attuale in un sistema DR rapido ed efficiente per acquisire e visualizzare le immagini senza difficoltà e se necessario inviarle in tempo reale in Italia.

Grazie all'utilizzo della tecnologia Carestream, infatti, il medico di spedizione in Antartide può avvalersi di un teleconsulto con gli specialisti del Policlinico Gemelli di Roma (convenzionato con ENEA-UTA), trasmettendo direttamente le radiografie e beneficiando dunque di un ulteriore parere specialistico.

DRX Transportable Tablet hires

"In un ambiente così particolare e, per certi versi, ostile, il sistema digitale di Carestream è di grande aiuto per la nostra spedizione", ha sottolineato Fabio Catalano, consulente medico ENEA, "ed il sistema DRX Transportable Lite, grazie alla sua interfaccia utente intuitiva e alla semplicità d'uso che lo contraddistingue, si è dimostrato pienamente in grado di soddisfare le nostre necessità soprattutto in situazioni d'emergenza".

La stazione Concordia, frutto di un accordo congiunto del 1993 tra ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energiae l'Ambiente) e Istituto polare francese Paul Émile Victor (IPEV), si trova sul plateau antartico, a 3.200 metri di altitudine e 1200 chilometri di distanza dalla costa continentale.

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Funzionante durante tutto l'anno, con una presenza umana che passa da oltre 80 persone (periodo estivo australe novembre-gennaio) a 13-14 persone (periodo invernale febbraio-ottobre), tra il personale operativo del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide) presso la stazione è assicurata la costante presenza di un medico chirurgo, con particolare riguardo alla traumatologia ossea, alle sindromi da raffreddamento e alle coliche addominali, che risultano essere le principali cause di malessere dell'equipaggio.

Antartide

La casistica degli ultimi 14 anni in effetti conferma pienamente l'importanza di una diagnostica per immagini, indispensabile e fondamentale per una corretta e veloce diagnosi. Inoltre l'isolamento totale della stazione durante la notte polare antartica (con temperature esterne che arrivano a toccare gli 85° sottozero) impedisce qualunque tipo di evacuazione sanitaria, per cui ogni emergenza/urgenza deve essere necessariamente trattata sul posto.