Cassini verso il Gran Finale, NASA: "Don't cry for Cassini"

La sonda Cassini si prepara a uscire di scena. Dopo 12 anni di missione nel sistema di Saturno, il 15 settembre 2017 si tufferà nell'atmosfera del pianeta degli anelli e brucerà come una meteora.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Dopo più di 12 anni di studio del sistema di Saturno, con immagini mozzafiato dei suoi anelli e delle sue lune, la sonda Cassini della NASA ha iniziato l'ultimo anno di missione. L'epilogo di questa storica odissea scientifica è stato programmato per settembre 2017, dopo l'ennesimo audace passaggio.

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A partire dal 30 novembre Cassini assumerà un'orbita che la porterà nella zona più esterna degli anelli principali di Saturno, oltre le orbite dell'anello F, a soli 7.800 chilometri di distanza, e arriverà là dove nessuna sonda è mai giunta prima: tra Saturno e l'anello F.

In questo modo gli scienziati potranno "vedere gli anelli, insieme con le piccole lune e altre strutture, come mai prima d'ora", ha precisato Linda Spilker del Jet Propulsion Laboratory. "L'ultima volta che siamo arrivati ”‹”‹così vicino agli anelli è stato durante l'arrivo su Saturno nel 2004, e abbiamo visto solo il loro lato retroilluminato. Ora abbiamo molte opportunità per esaminare la loro struttura ad altissima risoluzione da entrambe le parti".

Il "Gran Finale" come l'ha battezzato la NASA entrerà nel vivo ad aprile 2017, quando la sonda passerà nello spazio di 2400 chilometri che separa Saturno e gli anelli. Per 22 volte Cassini si tufferà tra il pianeta e l'anello F, con una serie di manovre che le permetteranno di effettuare le osservazioni più vicine di Saturno che siano mai state fatte, la mappatura ad alta precisione dei campi magnetici e gravitazionali del pianeta e la registrazione di viste mozzafiato dell'atmosfera.

Gli scienziati sperano anche di acquisire nuove informazioni sulla struttura interna di Saturno, sulla lunghezza precisa di un giorno sul pianeta degli anelli, e sulla massa totale degli anelli - che potrebbe finalmente aiutare a sciogliere il nodo sulla loro età. La sonda inoltre analizzerà direttamente la dimensione delle particelle di polvere negli anelli principali e la parte esterna dell'atmosfera di Saturno. Queste ultime due sono misure che verranno prese per la prima volta durante la missione.

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La preparazione è già in corso da tempo: è dall'inizio del 2016 che gli ingegneri della missione stanno variando il percorso orbitale di Cassini attorno a Saturno, facendo compiere alla sonda una serie di flyby attorno a Titano per alzare progressivamente l'inclinazione dell'orbita di Cassini rispetto all'equatore e gli anelli di Saturno. Sarà grazie a questo lavoro preparatorio che Cassini potrà "saltare gli anelli" ad aprile e iniziare il Gran Finale.

L'epilogo non è difficile da immaginare: il 15 settembre 2017 Cassini si tufferà nell'atmosfera di Saturno e si distruggerà, non prima di avere raccolto e recapitato a Terra dati circa la composizione chimica del pianeta. A distruggere la sonda sarà l'attrito con l'atmosfera, che brucerà il veicolo spaziale come una meteora all'ingresso dell'atmosfera terrestre.

Ricordiamo che la missione Cassini-Huygens è un progetto in cooperazione fra NASA, ESA e Agenzia Spaziale Italiana, che nel corso degli anni ha messo a segno moltissimi record: ha scattato 379.300 immagini, scoperto 10 lune, effettuato 157 flyby ravvicinati, raccolti 599 GB di dati, eseguito 2,4 milioni di comandi e completato 243 orbite.

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La NASA sul canale Twitter della missione scrive "Don't cry for Cassini" e promette di fare scienza fino all'ultimo secondo. Se vi sta già prendendo un po' di malinconia non vergognatevi, non siete gli unici: è già nato in canale @CassiniNooo per chi questo suicidio annunciato proprio non lo riesce a sopportare.