Thermaltake Bigwater 780, mai così facile l'installazione
Thermaltake ha svelato al Cebit la sua nuova soluzione di raffreddamento Bigwater 780. Un'unità a liquido che dovrebbe essere piuttosto semplice da istallare, dato che sia la pompa che il radiatore sono integrati in un unico blocco. L'unico problema è che all'interno del case si è obbligati ad utilizzare ben tre alloggiamenti frontali (5,25 pollici).
Bigwater 780, secondo il produttore, è in grado di raffreddare tutti i Socket 775 e Socket AM2, nonché i vecchi Socket 478 e Socket 939/754. La sua pompa è in grado di gestire un flusso di 500 litri per ora con una notevole silenziosità. Il radiatore utilizzato, inoltre, dovrebbe consentire prestazioni di altro livello.
Presentata anche una versione più piccola: il Thermaltake 760. In questo caso vengono sottratti solo due alloggiamenti per lettori.
Fra i dissipatori si distingue il nuovo HyperZ 600, un modello multi-socket passivo con 6 heat pipe. Abbiamo notato un buono spazio fra le alette di alluminio, che dovrebbe garantire una minore resistenza all'aria e quindi un miglior flusso di raffreddamento. L'unità principale può alloggiare due ventole da 12 cm. L'unico timore è che possa essere incompatibile con quelle motherboard che hanno i condensatori molto vicini al socket del processore, a causa dei sistemi di fissaggio. Il lancio è fissato per maggio, e il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 45 dollari.
Il Coolmaster V8, invece, dovrebbe essere disponibile da subito. Le sue 8 heat pipe e la ventola centrale dovrebbero consentire prestazioni da primato. Coolermaster di fatto è ancora uno dei pochi produttori che continua a sfornare soluzioni apparentemente esagerate. Da rilevare inoltre che come altre aziende del settore tutti i suoi prodotti sono certificati ESA, lo standard Nvidia per il monitoraggio dei PC.