Cerere ci dirà tutto sull'origine della Terra, grazie agli scienziati italiani

I segreti dell'universo possono essere custoditi da un pianeta nano? È quello che cercherà di scoprire la sonda Dawn in missione su Cerere.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Oggi è un'altra data storica per l'esplorazione spaziale: dopo un viaggio di quasi 5 miliardi di chilometri iniziato nel 2007, la sonda Dawn della NASA è entrata nell'orbita di Cerere, un pianeta nano collocato nella fascia di asteroidi fra Marte e Giove, senonché il pianeta nano più prossimo alla nostra Terra.

Cerere

Cerere

Cerere secondo gli esperti non è un pianeta qualsiasi, ma un "fossile" del Sistema Solare, come lo definisce l'Agenzia Spaziale Italiana. Quello che ci si aspetta con questa missione ravvicinata è di raccogliere il maggior numero possibile d'informazioni sulle origini della Terra, ma anche di Venere e Marte e sulla formazione dell'intero sistema solare.

L'impresa storica vede la partecipazione dell'Italia in prima fila, perché è di produzione nazionale "lo strumento scientifico VIR-MS […] che sarà preziosissimo per scoprire i segreti del più grande tra gli asteroidi, promosso nel 2006 a 'piccolo pianeta'" come ha sottolineato Roberto Battiston, Presidente dell'ASI.

Attualmente la sonda Dawn si trova ad una distanza di circa 60.976 Km da Cerere e grazie al propulsore ionico alimentato con gas Xenon si avvicinerà nei prossimi giorni sino a 4.400 Km. In seguito si porterà sull'orbita HAMO (High Altitude Mapping Orbit) a 1.470 Km, e con una serie di orbite a spirali scenderà in due mesi sino a 375 Km. Una volta sull'orbita LAMO (Low Altitude Mapping Orbit) impiegherà 5,5 ore per compiere ciascun giro intorno a Cerere. Da aprile Dawn inizierà a inviare dati scientifici che aiuteranno gli scienziati a fare luce su molti interrogativi.

 

Per capire l'importanza di questa missione NASA su Cerere vi riassumiamo le sette informazioni più importanti sul pianeta che sono state sintetizzate dai nostri colleghi di Space.com, uno dei siti di riferimento sullo Spazio e partner importante del nostro gruppo editoriale.

Originariamente scoperto dall'italiano Giuseppe Piazzi nel 1801 (che gli dette il nome della dea della fertilità e della terra), Cerere fu scambiato per una stella e successivamente per una cometa. Solo nel 2006 fu promosso definitivamente al ruolo di pianeta nano, la stessa classificazione di Plutone, che ha creato un dibattito non ancora concluso.

Cerere

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Durante i flyby compiuti da Dawn a fine 2014 e inizio 2015 gli astronomi hanno individuato due misteriose macchie bianche a circa 19 gradi di latitudine nord, dentro a un cratere del pianeta nano. Sembra dato per certo che non siano di origine vulcanica; secondo gli esperti potrebbero essere generati da un materiale altamente riflettente come ghiaccio o acqua ricca di sale. Per vederci meglio dovremo aspettare che Dawn si avvicini ancora di più.

Sulla superficie di Cerere ci sono inoltre pennacchi di vapore acqueo. Sono stati avvistati di recente dall'Herschel Space Observatory e sembrano generati da due punti (di cui uno vicino a dove sono state trovate le macchie bianche) e potrebbero essere il prodotto di vulcani di ghiaccio. Ma non è tutto, perché i geyser di acqua e vapore potrebbero anche suggerire la presenza di un oceano sotto la superficie di Cerere, che potrebbe essere in grado di sostenere la vita come noi la conosciamo.

Cerere

Cerere

Ricordiamo che le lune ghiacciate non sono un inedito nel Sistema Solare, la più celebre di tutte è Europa, uno dei satelliti di Giove, ma si parla spesso anche della luna di Saturno Enceladus in riferimento alla possibile presenza di oceani sotterranei.

Un altro punto che attira l'attenzione è che a differenza di altri componenti della fascia degli asteroidi, Cerere è rotondo perché è abbastanza grande (circa 950 chilometri) da esercitare una gravità capace di plasmare la sua forma in una sfera. Gli scienziati ritengono che potrebbe avere un nucleo roccioso, un manto di ghiaccio, e forse un po' di acqua liquida al di sotto della superficie e dello strato superiore di polvere.

L'ultima, ma la più grande delle domande, è se Cerere abbia un'atmosfera. È relativamente lontano dal sole, ma gli scienziati ritengono che la temperatura massima in superficie potrebbe essere sufficiente per far sublimare il ghiaccio e generare un'atmosfera attorno al pianeta nano (-38 gradi Celsius).

La sonda Dawn rimarrà attiva attorno a Cerere per 16 mesi, arrivando progressivamente fino a una distanza di 375 chilometri dal pianeta nano, raccogliendo immagini e dati scientifici. Al termine della missione nominale, NASA con ASI e DLR valuteranno le riserve di Xenon - il carburante della sonda - ancora disponibili, per prendere in considerazione l'estensione della missione.