Che forma ha lo Spazio profondo? Scopriamolo insieme

La forma dello Spazio profondo è un libro molto interessante che potrebbe chiarirvi numerosi punti oscuri sulla teoria delle stringhe. Consigliato a chi vuole andare oltre il titolo divulgativo di base.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La teoria delle stringhe è uno dei punti di vista più spinosi della fisica teorica contemporanea. Molti restano spiazzati quando se ne parla perché i "lati oscuri" sono ancora tanti, dato che è tuttora in fase di sviluppo. È proprio per questo che non ho resistito alla tentazione di leggere "La forma dello spazio profondo. La teoria delle stringhe e la geometria delle dimensioni nascoste dell'universo", un libro scritto dal matematico Shing Tung Yau con il supporto del giornalista Steve Nadis.

La forma dello spazio profondo JPG

Se il nome non vi dice nulla, sappiate che Shing Tung Yau è uno dei più grandi matematici contemporanei, divenuto celebre per la varietà di Calabi-Yau che ricopre un ruolo di grande rilievo nella teoria delle stringhe.

Avevo letto molte critiche negative di questo libro, e proprio per questo ho deciso un approccio in prima persona. Tanti contestano che il libro sia un'auto celebrazione della varietà Calabi-Yau: confermo, lo è. Ma non ci trovo nulla di male, anzi, ho deciso di leggerlo anche e soprattutto perché un libro sulla teoria delle stringhe scritto da chi ha contribuito a formulare uno dei capisaldi della teoria delle stringhe a mio avviso dovrebbe essere una garanzia, non un difetto.

Altri ritengono che sia noioso. Comprensibile, ma è un punto di vista personale, non universale. C'è molta geometria, molta matematica, poche figure, quindi chi non ha nozioni di base fa fatica a capire alcuni passaggi, soprattutto nei capitoli centrali. Per alcuni è noioso, per altri costituisce uno stimolo a capire e una fonte di conoscenze che non si avevano o non si ricordavano.

Yau ST
Shing Tung Yau

Quel che è certo è che La forma dello spazio profondo non è un libro divulgativo inteso come la massima semplificazione di concetti posti esclusivamente in forma discorsiva, e benché non sia necessario essere fisici o matematici per capirlo, qualche solida nozione di base serve per aiutarne la comprensione. Del resto per quanto sia affascinante leggere libri su buchi neri, espansione dell'Universo e materia oscura, si tratta pur sempre di argomenti scientifici e non umanistici. Ciascuno è libero di fermarsi al racconto divulgativo – che comunque è un grande passo avanti rispetto al film di fantascienza - o di voler approfondire. In quest'ultimo caso prima o poi si arriva alle formule e alla matematica.  

La decisione ovviamente spetta a voi. Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate di questo libro, con considerazioni intelligenti sulla sostanza e non con commenti del tipo che Yau non ha scoperto niente, ha solo elaborato una teoria sui calcoli di un altro (Calabi). Come se fosse una cosa alla portata di chiunque!

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