Le classifiche musicali in Italia sono taroccate? Secondo la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) potrebbe esservi il rischio poiché ha segnalato alla Guardia di Finanza quattro servizi online che offrono, a pagamento, la possibilità di incrementare il numero di ascolti sulle piattaforme di streaming.
"Questa iniziativa si aggiunge alle misure di sicurezza già in vigore e gestite da GfK Italia per monitorare ed escludere le anomalie rilevate nelle vendite di dischi, nel download e nello streaming", scrive la FIMI.
La questione di fondo è che le classifiche ufficiali Top Of The Music si basano sui dati delle vendite settimanali. Nello specifico album (fisico e digitale), singoli digitali (download e streaming), vinili e compilation (fisico e digitale).
Questi dati incidono sulle certificazioni nazionali che poi si riverberano sulla spartizione dell'equo compenso. La distribuzione infatti avviene sulla base delle vendite e degli ascolti.
"FIMI agisce con l'obiettivo di mantenere l'assoluta integrità e trasparenza del servizio Top of the Music relativo alle classifiche e alle certificazioni nazionali e come tale non esiterà a denunciare alle autorità qualsiasi ulteriore azione fraudolenta", conclude la nota.
I nomi delle piattaforme online segnalate alle autorità al momento sono mantenuti segreti per evitare effetti collaterali sulle indagini.