Chiuso un sito fake di Prada: vendeva ottime contraffazioni

La GdF di Pordenone ha guidato una vasta operazione internazionale per chiudere un sito fake di Prada specializzato in beni contraffatti di alto livello.

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a cura di Dario D'Elia

Un sito fake di Prada in quasi due anni ha aggirato probabilmente migliaia di clienti in tutto il mondo. La piattaforma e-commerce fasulla adesso è stata chiusa, ma ha richiesto una vasta operazione internazionale e l'intervento del team di "computer forensics e data analisys" della Guardia di Finanza di Pordenone.

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Le originali si riconoscono dal listino?

Era fatto così bene nella grafica e nei dettagli che "sembrava non lasciare dubbi circa la sua autenticità e la conseguente originalità dei prodotti pubblicizzati", spiega la GdF. Non solo. Immagini, cura del servizio e perfino i prezzi allineati a quelli degli outlet ufficiali gestiti dalla griffe italiana "contribuivano a conferire credibilità al sito telematico". Anche i sistemi di pagamento erano gestiti dai maggiori circuiti di moneta elettronica; la spedizione era a cura di primarie imprese del settore.

In pratica la produzione avveniva in Cina e la filiera di gestione delle attività passava attraverso Francia, Olanda e Inghilterra. Nello specifico una persona residente nella zona della Loira aveva registrato il sito in Olanda e attivato i server in Inghilterra.

"Attraverso le indagini i finanzieri hanno appurato che una volta effettuati gli ordini telematici e accreditati i pagamenti su un conto corrente acceso nella Cina meridionale, precisamente nella regione del Guandong, i prodotti venivano consegnati da un corriere internazionale presso gli indirizzi degli acquirenti", puntualizza la GdF.

L'unica anomalia era legata al fatto che i clienti per ritirare i prodotti erano costretti a pagare inaspettate spese di sdoganamento provenienti da Hong Kong. Ormai comunque era troppo tardi per tirarsi indietro.

"A questa prima sgradita sorpresa ne seguiva un'altra, poiché i prodotti ricevuti, per quanto curati fin nei minimi particolari, non erano affatto autentici. Si trattava, infatti, di abilissime contraffazioni dei prodotti originali della casa di moda italiana come è stato possibile stabilire solo grazie agli occhi esperti dei suoi ispettori", conclude la nota.

Il sequestro e l'oscuramento del sito hanno richiesto il coinvolgimento di ben 90 provider in tutto il mondo. Sono in corso le rogatorie internazionali per chiudere definitivamente il cerchio intorno alla rete criminale del falso.