CinemaNow sgancia l'atomica nel business video

Scarichi un film, lo masterizzi su DVD e lo riproduci sul lettore di casa. Sembra una banalità, ma se la disponibilità è in contemporanea con il lancio nei negozi tradizionali…

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a cura di Dario D'Elia

Anno 2006, le major cinematografiche hanno deciso di "affidarsi" alla distribuzione online. Ma non giocando la carta dei titoli d'archivio o quella dello streaming o della riproduzione su PC, bensì tentando la sorte con il vero downloading. Quello libero, che permette la masterizzazione su DVD e la riproduzione su un comune lettore per TV. Ma non è finita qui, perché il primo titolo messo a disposizione è The Fast and the Furious: Tokyo Drift. L'ultimo capitolo della nota saga automobilitisca, che dal 26 settembre è, per la prima volta nella storia, distribuito negli Stati Uniti nei negozi e su CinemaNow. La piattaforma online è riuscita a convincere la Universal Pictures a compiere il grande passo, e non è escluso che questo non si ripeta anche per altri titoli e con altre major.

Si tratta di una rivoluzione nella distribuzione, perché anche negli Stati Uniti un qualsiasi film prima sbarca nei negozi e poi dopo sei settimane o più viene reso disponibile – non sempre – online. "Abbiamo aperto una porta sul futuro… le major aumenteranno e ci diranno in quale data rendere disponibili i loro titoli da masterizzare", ha dichiarato Curt Marvis, CEO di CinemaNow. Bisogna considerare il tutto, comunque, un vero e proprio test sul campo. "Aspettiamo la reazione dei consumatori e poi valutiamo. A naso la masterizzazione e la riproduzione su lettori standard è la strada da intraprendere per i prossimi anni", ha sottolineato Thomas Lesinski, presidente del disprtimento digital rights di Paramount Pictures.

Paramount e Universal sono in partnership nella United International Pictures, che si occupa della ditribuzione cinematografica internazionale; quindi non a caso sono legate nel progetto CinemaNow.

Gli attori del segmento, comunque, saranno cauti. Le ultime stime di PricewaterhouseCoopers sul mercato dei DVD hanno confermato che nel 2005 la vendita ha generato 18 miliardi di dollari, ben 8 miliardi di dollari più dei botteghini dei cinema. "Se sei un movie studio che raccoglie più del 50% degli introiti dalla vendita dei supporti ottici potrebbe essere un azzardo buttarsi nel digital download", ha commentato Youssef Squali, analista di Jefferies & Co.