Clonazione di cellule staminali umane? Occhio agli errori

Il documento con cui si è presentata la prima clonazione di cellule staminali umane presenta alcuni errori di troppo. Il valore della ricerca non è compromesso, ma è una cosa che sorprende in una pubblicazione scientifica.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La creazione di cellule staminali tramite clonazione forse non è stata il successo descritto la settimana scorsa. La documentazione pubblicata da Shoukhrat Mitalipov (Oregon National Primate Research Center) è stata infatti posta sotto revisione, e sembra che ci siano errori che potrebbero comprometterne la genuinità.

Sembra infatti che la ricerca contenga immagini duplicate e mal etichettate. Nessuno sta dicendo che Mitalipov e i suoi collaboratori siano dei truffatori, ma forse la rivista Cell ha voluto pubblicare l'articolo con un po' troppa fretta. Per i diretti interessati tuttavia si tratta di errori minori, che non compromettono il valore dei risultati.

Amarcord

Ci saranno ulteriori verifiche nelle prossime settimane, ma è interessante notare che la questione è emersa grazie a PubBeer, un sito il cui obiettivo è discutere di pubblicazioni scientifiche. In altre parole, la comunità di PubBeer ha esaminato il lavoro di Mitalipov e fatto emergere gli errori.

In ogni caso, la verifica scientifica è un'altra cosa: altri tenteranno di ripetere gli esperimenti di Mitalipov, per vedere se le cellule staminali create sono in effetti cloni di quelle donate dal paziente. Semplici errori nella pubblicazione, da soli, non significano granché – tranne che una certa superficialità da parte di autori, revisori ed editori.

Forse possiamo trovare tutti una magra consolazione in questa vicenda: se anche scienziati di altissimo livello scivolano in piccoli errori come questi, allora significa che proprio nessuno può dirsi a prova di errore, né si può pretendere che lo siano gli altri.