Com'è fatta Ganimede, la più grande luna ghiacciata di Giove

Ganimede, il satellite più grande del Sistema Solare, sarà oggetto di studio da parte di una missione dell'ESA. Ecco le informazioni principali da sapere.

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a cura di Kim Zimmermann

Ganimede, la luna di Giove, è il satellite più grande del Sistema Solare. Ha dimensioni maggiori di Mercurio e di Plutone, ed è poco più piccola di Marte. Se orbitasse attorno al Sole invece che a Giove potrebbe essere classificata come pianeta.

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Foto di Ganimede scattata dalla sonda Voyager 2 il 7 luglio 1979 da una distanza di 1,2 milioni di chilometri

Probabilmente anche questa luna gioviana, come Europa, ha un oceano sotto alla sua superficie ghiacciata, che la rende un luogo potenziale per la vita. L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha in programma una missione sulle lune ghiacciate di Giove nell'intorno del 2030, e fra le osservate speciali ci sarà appunto Ganimede.

Fatti su Ganimede

Età: L'età di Ganimede è stimata in circa 4,5 miliardi di anni, ossia circa la stessa di Giove.

Distanza da Giove: Ganimede è la settima luna e il terzo satellite galileiano di Giove, rispetto a cui orbita a una distanza di circa 1 070 400 km. Questo fa sì che Ganimede impieghi circa sette giorni terrestri a orbitare attorno a Giove.

Dimensioni: Il diametro di Ganimede è pari a 5.262,4 km. Anche se Ganimede è più grande di Mercurio, ha solo la metà della sua massa.

Temperature: Le temperature medie diurne sulla superficie sono comprese fra -112 e -182 gradi, mentre di notte scendono a -193 gradi. Nel 1996 gli astronomi, utilizzando il telescopio spaziale Hubble, hanno trovato prove di una sottile atmosfera di ossigeno, che però è troppo sottile per sostenere la vita come noi la conosciamo. È improbabile che su Ganimede ci siano eventuali organismi viventi.

Magnetosfera: Ganimede è l'unico satellite del sistema solare ad avere una magnetosfera. Tipicamente presente nei pianeti, compresi la Terra e Giove, la magnetosfera è una regione in cui vengono intrappolate o deviate le particelle cariche. La magnetosfera di Ganimede è interamente incorporata all'interno della magnetosfera di Giove.

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Scoperta ed esplorazione di Ganimede

Ganimede è stata scoperta da Galileo Galilei il 7 gennaio 1610 insieme ad altre tre lune di Giove. Fu anche la prima volta che vennero scoperte delle lune in orbita attorno un pianeta diverso alla Terra. Come segnalato per Europa, questo ritrovamento portò alla comprensione del fatto che i pianeti orbitano attorno al Sole.

Galileo battezzò questa luna Giove III o "terzo satellite di Giove". Quando il sistema di denominazione numerica fu abbandonato a metà del 1800 la luna fu ribattezzata Ganimede, divenendo così l'unico satellite mediceo ad essere intitolato ad una figura mitologica di sesso maschile. Per chi non lo ricordasse, nella mitologia greca Ganimede era un principe troiano; Zeus travestito da aquila lo rapì e lo condusse sull'Olimpo, dove Ganimede divenne coppiere degli dei e amante dello stesso Zeus.

Giove e le sue lune negli anni sono stati raggiunti da diverse missioni spaziali. La prima fu la Pioneer 10 nel 1973, seguita dalla Pioneer 11 nel 1974. Voyager 1 e Voyager 2 ci spedirono foto sorprendenti durante i loro flyby, infine la sonda Galileo effettuò passaggi ravvicinati dalle superfici delle lune galileiane e spedì a Terra immagini dettagliate.

L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha in programma la missione JUICE (JUpiter ICy moons Explorer) che dovrebbe decollare nel 2022 e arrivare su Giove nel 2030. Questa missione esaminerà tre lune (Ganimede, Callisto ed Europa), e Ganimede sarà oggetto di focus perché potrebbe farci capire come si evolvono i mondi ghiacciati e se potrebbero in linea generale ospitare la vita. Gli scienziati cercheranno di capire di più sulla sua crosta ghiacciata e sull'oceano sottostante, mapperanno la superficie in dettaglio, sonderanno l'atmosfera e ne studieranno il campo magnetico.

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Caratteristiche di Ganimede

Ganimede ha un nucleo di ferro, avvolto in uno strato di roccia che è sua volta ricoperto da una crosta di ghiaccio molto spessa. Sulla superficie c'è anche una serie di dossi, che potrebbero essere formazioni rocciose.

A febbraio 2014 la NASA e la United States Geological Survey hanno presentato la prima mappa dettagliata di Ganimede che consiste in immagini e un'animazione video create utilizzando le immagini inviate a Terra dai veicoli spaziali Voyager 1 e Voyager 2 e dalla sonda Galileo.

Quello che ne emerge è che la superficie di Ganimede è costituita principalmente due tipi di terreno: circa il 40 percento è scuro con numerosi crateri, il 60 percento è di colore più chiaro con scarpate. Queste ultime sono probabilmente il risultato di un'attività tettonica e creano picchi alti fino a 600 metri che si estendono per chilometri.

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Si ritiene che Ganimede abbia un oceano di acqua salata sotto alla sua superficie. Nel 2015 uno studio condotto usando il telescopio spaziale Hubble ha esaminato le aurore polari e le differenze fra i campi magnetici di Ganimede e di Giove. Le oscillazioni rilevate nelle aurore provano che probabilmente l'oceano sotto alla crosta ghiacciata è salato, anzi più salato degli oceani della Terra.

In ogni caso alcuni scienziati restano scettici circa il fatto che Ganimede possa ospitare la vita. Stando alle rilevazioni più recenti (sempre effettuate con il telescopio spaziale Hubble) sotto alla spessa crosta ghiacciata di Ganimede ci sarebbe più acqua di quella che c'è sulla Terra, e il mare potrebbe avere una profondità di 100 km. La pressione sul fondo del mare di Ganimede sarebbe compresa fra circa 15.000 e 20.000 bar, il che significa che l'acqua potrebbe formare una specie di strato ghiacciato: una condizione che non favorisce lo sviluppo della vita. Per avere informazioni più precise tuttavia dovremo attendere la missione dell'ESA.

Nota: questo articolo è il secondo di una interessante serie di contenuti che illustra in sintesi come sono fatte le principali lune del Sistema Solare. Ci vediamo la prossima settimana per la puntata successiva! La lista riepilogativa dei contenuti pubblicati finora di questa serie è a questo link.