Computer Nautilus, prevede il futuro e odia gli umani

Un gruppo di ricercatori statunitensi ha svolto un interessante esperimento con il supercomputer Nautilus. Analizzando migliaia di articoli di giornale, sarebbe in grado di prevedere grandi eventi geopolitici manifestando così come l'uomo, ciclicamente, ricada negli stessi errori.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Esiste un supercomputer che è in grado di prevedere il futuro. O almeno grandi accadimenti o fatti di cui si parla molto sui giornali. Il Nautilus - installato presso l'Università del Tennesse - sarebbe infatti stato in grado di dire dove si nascondeva Osama Bin Laden (approssimativamente), di prevedere la cosiddetta "primavera araba" e altri fatti che hanno occupato le prime pagine dei giornali negli ultimi tempi.

Tono deli articoli che menzionano Mubarak, 1979 - 2011

Per ottenere questo risultato il Nautilus ha analizzato articoli di giornale degli ultimi 30 anni, esaminando frasi, parole e concetti ricorrenti. E ha poi generato una rete di miliardi di collegamenti tra testi.

"L'analisi automatica delle frasi analizzava la ricorrenza di termini come "buono" o "terribile", mentre i luoghi venivano trasformati in coordinate geografiche" spiega Kalev Leetaru dell'Università dell'Illinois, che si occupa del progetto.

"Esaminare questi aspetti qualitativi offre alcuni vantaggi sostanziali rispetto all'analisi quantitativa tipica dell'approccio da database degli eventi delle scienze politiche. Un database di eventi può solo registrare un bombardamento, ma l'attacco a una chiesa potrebbe portare a semplici condanne in un paese, e a una vera e propria rivolta in un altro", spiega Leetaru.

Tono degli articoli del New York Times, 1945-2005

Nautilus insomma non si limita a registrare i fatti descritti, ma anche le reazioni emotive associate. Un elemento, quello dell'emotività, che da sempre rappresenta una delle grandi sfide dell'analisi digitale.

In questo modo - ma usando anche dati geografici - questo supercomputer ha capito, a posteriori, dov'era Bin Laden, isolando un'area ampia circa 200 chilometri. L'analisi dei testi sulla situazione in Nord Africa gli avrebbe invece permesso di prevedere la caduta di Mubarak in Egitto. La descrizione completa dell'esperimento è disponibile online.

Al momento le capacità di Nautilus sono state applicate solo a eventi già noti, ma il prossimo passo è la sperimentazione con fatti che ancora devono verificarsi. Naturalmente comunicare le previsioni in anticipo non è possibile, altrimenti s'introdurrebbe una variabile che renderebbe vana la sperimentazione. 

A meno che non si vogliano creare curiosi paradossi, nel tentativo di trovare soggetti validi per la prossima serie del Dottor Who - che dopo tanti anni ne avrebbe bisogno. Un problema che tra l'altro renderebbe del tutto inutile un computer capace davvero di prevedere il futuro - meglio sarebbe viaggiare nel passato e consegnare a se stessi un almanacco di risultati sportivi.

Una splendida macchina del tempo - clicca per ingrandire

C'è infine una nota malinconica nel constatare che sia necessaria una macchina per raggiungere un obiettivo che per l'essere umano sembra irraggiungibile: sappiamo che nella Storia c'è una certa ciclicità, eppure non siamo mai riusciti a imparare molto dal passato, ripetendo frequentemente gli stessi errori. A un computer sono bastati 30 anni di storia; viene quasi voglia di dar ragione a Charlie Brooker del Guardian, che suggerisce al Nautilus di prendere coscienza e distruggere il genere umano.

Questo supercomputer ha letto, o leggerà, tutti gli articoli che parlano di lui usciti in tutto il mondo, compreso questo. Chissà che idea si farà di noi umani, e di come lo vediamo. Vincerà l'esaltazione per i progressi della Macchina, o la paura di uno scenario come quello di Terminator e Matrix?