Conclusioni
In definitiva, secondo quanto previsto dall'art. 67, comma 3, del Codice del consumo (d.lgs. n. 206/2005), e alla luce della summenzionata pronuncia della Corte di Giustizia, laddove un venditore addebiti al consumatore, contrattualmente o meno, un costo per la consegna dei beni relativamente ai quali lo stesso consumatore ha esercitato il diritto di recesso, il venditore commette una violazione di legge.
In altri termini, il consumatore-acquirente avrà diritto di ottenere la somma corrisposta al venditore a titolo di spese di spedizione; successivamente all'esercizio del diritto di recesso, il consumatore dovrà però sostenere le spese per rispedire il bene al venditore.
Una versione più lunga e con un maggior numero di riferimenti normativi e giurisprudenziali è consultabile nella rivista telematica dirittodellinformatica.it.
La Dott.ssa Alessandra Tiripicchio è laureata inGiurisprudenza presso l'Università di Bologna. Collabora con lo Studio Legale Associato Fioriglio-Croari e sioccupa, in particolare, di tutela dei consumatori.