Conclusioni

Diamo un primo sguardo all'offerta di Netflix, per scoprire che cosa offre la nuova piattaforma in termini di cinema, serie tv, documentari e programmi per ragazzi. Il catalogo per ora non è particolarmente ricco, ma non mancano prodotti interessanti che da soli potrebbero giustificare l'abbonamento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Conclusioni

Considerato il catalogo, vale la pena di abbonarsi a Netflix?

Lasciamo il confronto con i concorrenti a un'altra occasione, ne parleremo in un articolo futuro, e guardando solo all'attuale offerta di Netflix - destinata certamente ad aumentare - la risposta è forse ne vale la pena, ma probabilmente no.

Senza mezzi termini, va detto si tratterebbe di un investimento sulla futura evoluzione di Netflix, perché per ora il catalogo è scarno: i contenuti sono pochi, e in buona parte si tratta di cose che con ogni probabilità avete già visto. Però sono solo dieci euro al mese (o meno secondo il tipo di abbonamento), ed è facilissimo disdire se non vi va più. Concorrenti come Mediaset Infinity o Sky Online offrono di più, se guarda al mero numero di contenuti. E, nel caso di Mediaset, costa anche meno. 

Detto questo, non si può decidere solo guardando a centinaia di film contro migliaia. Conta anche la bontà dell'interfaccia, la qualità dei video, e se nel catalogo c'è oppure no quella serie, quel film o quel documentario che ci piace tanto. 

Dopodiché c'è un altro aspetto davvero importante: seppure non sia ufficiale, l'abbonamento a Netflix si può condividere con altre persone. Non c'è alcun filtro, per cui lo stesso account lo possono usare due amici in due case diverse, senza problemi. E pagheranno 5 euro a testa, come nel caso di Mediaset Infinity (con permanenza oltre 12 mesi). 

Se invece siete in quattro, sono 3 euro a testa per l'abbonamento più costoso, e si possono vedere anche i (pochissimi) contenuti 4K. In tale situazione Netflix diventa la piattaforma di streaming più economica che ci sia in Italia. E a quel punto forse conta poco che il catalogo sia meno ricco degli altri. 

Si può quindi cominciare subito con il mese gratuito, e magari approfittarne. 

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Anche senza la condivisione con altri, ci sono cornici in cui l'abbonamento a Netflix ha sicuramente un senso. In famiglia per esempio, dove tre o quattro persone potranno goderne su due schermi alla volta, senza doversi preoccupare di trovare i contenuti con "mezzi alternativi". Con due stipendi, 120 euro forse sono accettabili se non si hanno troppe altre uscite.

Per un singolo che vive solo forse non ne vale la pena, perché magari 100 euro l'anno sono troppi solo per guardare la televisione, visto che si aggiungono al canone RAI e magari a un altro abbonamento. Ma ci si potrebbe liberare della TV per non pagare più il canone, e usare solo Netflix sul computer o il tablet - a quel punto magari ne vale la pena. Sempre che il canone non diventi obbligatorio anche per altri dispositivi, naturalmente - ma per ora sembra di no.

Sì, ma io me li scarico pirata

Il confronto con la pirateria è ingiusto per una piattaforma che vuole distribuire contenuti in modo legale. E di certo non si può competere con il "tutto gratis", eppure Netflix e le piattaforme di streaming in generale possono avere un senso anche per chi è abituato a scaricare film e serie TV.

In primo luogo perché ci sono contenuti che possono risultare difficili da trovare sui circuiti P2P, vale a dire i documentari. Chi ama questo tipo di prodotto potrebbe benissimo trovarci una ragione per pagare l'abbonamento.

Dopodiché c'è la comodità di aprire l'app o il sito web di Netflix e scegliere quello che vogliamo dal catalogo, secondo l'umore. Si può fare lo stesso scaricando materiale illecito, ovviamente, ma è sicuramente più laborioso: bisogna pensare prima a cosa scaricare, trovarne una versione di qualità adeguata, metterlo su un supporto di memoria adeguato o sul media center.

E per un risultato comparabile con Netflix, in verità, bisognerebbe organizzarsi con un vero e proprio server locale con una capacità di diversi terabyte, e poi avere un'applicazione dotata di un'interfaccia altrettanto ben fatta e funzionale (come Plex). Non è impossibile, ma non tutti hanno il tempo necessario, la capacità, le risorse o semplicemente la voglia - soprattutto dopo giornate piene di impegni professionali e personali.

E poi ci sono quelli che si guardano i video in streaming senza curarsi di qualità audio e video, o di riproduzioni che si fermano perché la banda non è adeguata. Questo tipo di spettatore non sarà mai interessato a un'offerta a pagamento legale, perché tutto ciò che conta per lui è la gratuità. Per tutti gli altri, Netflix è un'alternativa da prendere in considerazione.

Manca il confronto con le piattaforme concorrenti, che vi proporremo nei prossimi giorni dopo aver analizzato con più attenzione le varie offerte, i relativi prezzi e la qualità del servizio.