Configurazione Hardware da sogno
L’hardware a disposizione era di prim’ordine, grazie anche al supporto ufficiale di Abit e Asus Italia, ovvero:
- Intel P4 3.2 Ghz EE ES, pezzo più unico che raro, con moltiplicatori sbloccati, core Gallatin, tecnologia di costruzione 0,13 micron, metallizzazione a 8 strati, 178 milioni di transistor, 237 mm quadrati di dimensioni del die, 8 KB L1, 512 KB L2, 2 MB L3, fsb 800 Mhz, pipelines a 20 stadi e supporto all’HT. Insomma, un vero gioiello.
- ATi X800 Pro, basata sulla nuovissima GPU R420 con 12 pipeline, 130 nanometri, 475 Mhz di clock per la GPU e 560 Mhz (1120 Mhz DDR) per le velocissime GDDR3.
- ATi X800 XT, basata sulla nuovissima GPU R420 con 16 pipeline, 130 nanometri, 520 Mhz di clock per la GPU e 560 Mhz (1120 Mhz DDR) per le velocissime GDDR3.
La confezione della X800 Pro in edizione USA.
Dissipatore originale della Radeon X800 Pro. Non ha consentito un overclock di soli 30 MHz
- Coppie di banchi RAM DDR Ocz, Kingston, Corsair, Adata e Mushkin.
Vi manca memoria?
- Scheda madre Abit IC7 MAX3, basata sul chipset i875P (alias Canterwood), velocissima, assolutamente stabile nella prima parte dei test, in seguito abbiamo dovuto sostituirla.
Abit IC7 Max
- Scheda madre Asus P4C800, basata sullo stesso chipset, altrettanto robusta e affidabile, anche se abbiamo notato una gestione del bios più laboriosa rispetto a quella dell’Abit. Si tratta però solo di una questione di abitudine.
Asus P4C800 pesantemente moddata.