Conflitto Russia-Ucraina, una guerra all’informazione su Tiktok

TikTok viene usato dagli ucraini per mostrare l'invasione, ma bisogna ricordare non tutte le informazioni mostrate possono rivelarsi reali.

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a cura di Selene Vicenzi

Come nei precedenti conflitti, gli occhi del mondo tornano sui social network. Questa volta, è TikTok lo strumento utilizzato dai civili ucraini per mostrare al mondo la verità sull'attacco russo.

Anche i conflitti armati sono digitali. Tutti noi abbiamo un cellulare munito di fotocamera, tutti noi registriamo immagini e condividerle è un gesto istantaneo. Nel 2022 qualsiasi evento viene trasmesso in tempo reale. È inevitabile.

E se da un lato Mosca manovra i media, con una linea di comunicazione progettata per controllare l'opinione pubblica dalla televisione ai giornali, fino ad arrivare a RuNet (il segmento in lingua russa di Internet), TikTok sembra essere rimasto l’unico filo diretto con quello che sta accadendo.

I social network avevano già svolto un ruolo fondamentale nei conflitti militari e politici degli ultimi anni: lo hanno fatto nella primavera araba, nella ripresa delle tensioni tra Israele e Palestina e nel ritorno al potere dei talebani.

E anche questa volta, le fotocamere dei cellulari sono tornate ad essere una preziosa fonte di prospettive, poiché hanno consentito a milioni di utenti di TikTok di vivere l'inizio dell'invasione russa direttamente dalla pelle dei civili ucraini.

Un convoglio di blindati ucraini che demolisce barricate in mezzo alla città, esercitazioni militari russe al confine, una minacciosa bomba nucleare molto più distruttiva di quella di Hiroshima... Sono i protagonisti di alcuni dei video che sono diventati virali questi giorni su TikTok.

Ma non è tutta verità quella che ci mostrano i social! Purtroppo sui social c’è anche una guerra all’informazione, d'altronde chiunque può condividere un'immagine e farla passare per qualcosa che non è.  È quello che farebbero i separatisti filorussi nelle regioni di Donetsk e Luhansk, sostenuti dalla Russia, che nei giorni scorsi hanno diffuso video in cui accusano di attacchi l'esercito ucraino, che nega l'accaduto.

Diversi esperti occidentali mettono in discussione le immagini (il suono degli spari in un video, ad esempio, sarebbe copiato da un video più vecchio preso da YouTube); ritengono che le denunce di Mosca fossero un pretesto per giustificare l'invio di truppe nella regione, avvenuto proprio lunedì.

Oggi più che mai è difficile capire dove sia la verità, perché tutti possono pubblicare, commentare e scrivere, e diversi lo fanno in malafede alla ricerca di popolarità. Per questo vi chiediamo prima di diffondere notizie di fare un lavoro che dovrebbe essere quello del giornalista: verificare le fonti. Non diffondete notizie prima di aver verificato la fonte, la provenienza.

“Selene volevo chiederti un’altra cosa, ho visto tantissime notizie false in rete, vi prego informatevi bene, ci sono troppe notizie false, informatevi bene”- queste le parole di una ragazza Ucraina in contatto con chi scrive.