Contributo di 50 euro per il decoder DVBT2, ma solo se hai un ISEE inferiore ai 20mila euro

Il Governo ha previsto un contributo di 50 euro per chi acquista un decoder DVBT2, ma bisogna avere un reddito ISEE famigliare non superiore ai 20mila euro.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo ha previsto un contributo di 50 euro per famiglia da spendere per acquistare un decoder DVBT2 oppure una Smart TV dotata di scheda DVBT2. In pratica si tratta di un piccolo aiuto per le famiglie meno abbienti con un reddito ISEE famigliare non superiore ai 20mila euro.

Il nodo della questione è legato alla transizione dall'attuale standard del digitale terrestre, DVBT, a quello di nuova generazione DVBT2. Tra gennaio 2020 e luglio 2021 progressivamente le emittenti passeranno al nuovo formato abbandonando anche le frequenze in banda 700 Mhz – destinate agli operatori 5G. Ciò vorrà dire che con un decoder o una Smart TV DVBT non sarà più possibile fruire dei contenuti televisivi del digitale terrestre. Ora, che lo Stato si preoccupi di stabilire un contributo economico al riguardo non è una questione di bontà d'animo o prurito geek, bensì semplicemente l'esigenza di assicurare al maggior numero di cittadini la continuità del servizio pubblico televisivo. Inoltre non è neanche il caso di farsi prendere dall'ansia se si è effettuato recentemente un acquisto, perché da gennaio 2017 in Italia si possono vendere solo TV DVBT2.

I fondi a disposizione sono di 151 milioni di euro - stabiliti nella legge di bilancio 2019 del Governo Gentiloni. Di questi, 25 milioni saranno erogabili entro dicembre 2019, altri 76 milioni sono previsti per il 2020 e infine 25 milioni saranno disponibili per il 2021 e per il 2022. Nel caso non dovessero essere usati nell'anno di competenza verranno aggiunti a quello successivo.

In questo preciso momento però non è ancora possibile godere del bonus poiché bisogna attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto – questione di giorni ormai come spiega Italia Oggi. Il problema è che comunque quando avverrà bisognerà darsi una mossa perché secondo le stime la cifra di 151 milioni sarà sufficiente per coprire poco più di 3 milioni di famiglie aventi diritto – contro le complessive 4/5 milioni. Insomma, molti rischieranno di venire esclusi.

Rimane solo un piccolo dubbio sulla tipologia di apparecchi. Il decreto si affida a una formula generica ("apparecchi atti a ricevere programmi e servizi radiotelevisivi") ma il MISE ha assicurato che pubblicherà sul suo sito un elenco di prodotti compatibili con il contributo e in futuro attiverà anche un call center per fornire informazioni. Inoltre sarà bene fare attenzione che sia ben specificato DVBT2 con codec HEVC a 10 bit (profilo main 10).

Come ottenere il contributo per il DVBT2?

Prima di tutto bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto e quindi magari leggere i giornali (!) oppure le testate online per seguire ogni aggiornamento sulla questione. Va bene anche il sito del MISE. Una volta sbloccata la questione legislativa sarà sufficiente recarsi presso un rivenditore e godere dello sconto dichiarando di averne diritto nel rispetto della soglia ISEE. A patto che nessun altro componente famigliare abbia già goduto del contributo.

L'ultimo dettaglio riguarda il canone Rai: non è previsto alcun controllo al riguardo.

Se avete l'esigenza di anticipare i tempi e acquistare un decoder DVBT2 HEVC 10 bit potete puntare su questo modello.