Corpo macchina ed ergonomia

Recensione – Test FZ1000. Panasonic ridefinisce il concetto di bridge con questa potente fotocamera dotata di zoom ottico Leica 25-400 mm (equivalenti), sensore da 1 pollice, medesimo processore della GH4 e la capacità di registrare video in 4K

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a cura di Tom's Hardware

Corpo macchina ed ergonomia

La prima cosa che si nota maneggiando la Lumix FZ1000 per la prima volta sono le sue dimensioni, tutt'altro che compatte. L'aspetto, anzi, è piuttosto imponente, richiama molto da vicino quello di una reflex di fascia medio/alta e anche il peso non è proprio trascurabile. 831 grammi con batteria e scheda di memoria non sono pochi, bisogna però pensare che ad una reflex occorre aggiungere il peso dell'obiettivo…

La Lumix FZ1000 (a sinistra) a confronto con la Canon EOS 6D. La prima pesa poco più di 8 etti, la seconda – con il grandangolo da 28 mm Canon – 1,05 kg

L'aspetto è molto tecnologico, senza azzardate scelte di design o inutili fronzoli e ricalca quello delle bridge Lumix di fascia più bassa. La qualità costruttiva è notevole, benché non a livello della Sony DSC-RX10, che con le sue molti parti in metallo e le rifiniture particolarmente accurate dà un'idea di un prodotto più esclusivo. La disposizione dei comandi, dalle ghiere ai pulsanti, è frutto della collaborazione con fotografi professionisti ed esperti; ne deriva un'ergonomia ottimale, uno dei punti di forza della macchina. Il grip è praticamente perfetto grazie alla conformazione dell'impugnatura e alla posizione naturale dell'indice sul pulsante di scatto. I numerosi comandi sono caratterizzati da una rotazione e da uno scorrimento morbido, con il giusto grado di smorzamento e sono facilmente azionabili.

La ghiera dei modi può essere azionata anche con i guanti; alla sua destra, il pulsante per la registrazione immediata e due tasti funzione assegnabili

Sul barilotto dell'obiettivo, l'ampio anello permette la zoomata oppure la messa a fuoco manuale secondo la posizione del relativo selettore; quello appena sotto attiva, o esclude, il sistema ottico di stabilizzazione delle immagini brevettato Panasonic.

In posizione coassiale al pulsante di scatto c'è la levetta per la zoomata motorizzata secondo cinque diverse velocità, particolarmente utile per le riprese video. I due sistemi, anello e levetta, possono essere utilmente combinati.

La zona posteriore è dominata dall'ampio mirino elettronico OLED, dal display completamente orientabile da 3" per 921 kpixel di risoluzione e dai comandi di uso più frequente, con la possibilità di personalizzarne ben cinque. In tal modo, tutte le funzioni più importanti risultano a portata di mano, senza la necessità di entrare nei relativi menu, per una maggiore velocità d'azione.

Il mirino elettronico ha il sensore di prossimità per spegnere il monitor quando ci si avvicina all'oculare

La grafica del display è chiara e ben leggibile, la logica dei menù permette di familiarizzare velocemente con la fotocamera senza necessariamente doversi leggere prima il manuale d'uso da ben 367 pagine!

Del resto, ve l'abbiamo anticipato: la versatilità di questa macchina è ai vertici e scoprire le numerose possibilità di cui è capace richiede un po' di tempo. La mancanza del display touch segnalata da alcuni recensori non ci sembra – onestamente - così fondamentale su una fotocamera di questo tipo.

La SD card trova alloggiamento nello stesso scomparto della batteria, sotto alla fotocamera. Uno sportellino laterale occulta la presa per il comando remoto, il connettore mini HDMI e quello USB. Dal lato opposto, la presa per il microfono esterno, mentre quello interno, ovviamente stereo, si trova appena davanti alla slitta hot shoe.