Cosa fare per attirare l’interesse delle aziende su Instagram

Vi siete mai chiesti cosa fare per attirare l’interesse delle aziende su Instagram? In questa guida ve lo spieghiamo!

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a cura di Selene Vicenzi

Come posso collaborare con le aziende su Instagram se ho pochi follower? Questa è una delle tante convinzioni limitanti che blocca molti Creator sui social.

In questa guida vi sveliamo le tre cose che potete fare oggi stesso per collaborare con le aziende grazie ai vostri contenuti su Instagram. Questi consigli valgono sempre, che voi abbiate mille follower o 10mila!

Vediamo insieme quali sono i cambiamenti da apportare al vostro profilo Instagram per attirare come calamite i brand.

Cosa fare per attirare l’interesse delle aziende su Instagram

Iniziamo con una domanda che sentiamo sempre quando si parla di collaborazioni con i brand. Quanti follower devo avere per iniziare una collaborazione pagata?

Non c’è un numero magico da raggiungere. Tutti abbiamo dei preconcetti a riguardo, crediamo che serva avere 10mila follower per meritare di essere pagati dalle aziende. In realtà il vostro valore è definito da voi, non da una delle vanity metric di Instagram!

Per vanity metric intendiamo, per esempio, il numero di follower, like e visualizzazioni. Spesso pensiamo che i dati visibili sui nostri profili social, siano più importanti del valore che portiamo attraverso i nostri contenuti, nulla di più sbagliato.

Ci sono talent con meno di 800 follower che hanno portato a casa collaborazioni pagate con le aziende. Se il numero dei follower non importa, allora cosa importa?

I brand, quando scelgono gli Influencer con cui fare una collaborazione, si basano principalmente su due aspetti:

  1. L’influenza.
  2. Il comune denominatore.

Cos’è l’influenza?

Per influenza intendiamo quanto appeal abbiamo sulla nostra community. Avete creato una community di persone che vi ascoltano davvero? Com’è il vostro engagement rate?

I brand pagano gli Influencer perché vogliono l’accesso alla loro audience. Quindi non si tratta di avere una community grande o piccola, le aziende pagheranno chi può connettersi con i propri follower. L’influenza può essere misurata in molti modi e il modo più comune prevede di analizzare l’engagement rate.

L’engagement rate viene calcolato prendendo il numero totale di commenti e like che ricevete per post e dividendolo per il numero di follower che avete. Normalmente i brand cercano un engagement rate del 3-4%, quando si tratta di Instagram. Il nostro primo consiglio è proprio questo, dovete fare in modo di avere un engagement rate del 3-4% o più alto.

Ci sono molti modi per calcolare il vostro e ci sono siti che lo possono fare per voi.

Cos’è il comune denominatore?

Il Comune denominatore è ciò che voi e quella determinata azienda avete, come suggerisce il nome, in comune. Quindi, siete il giusto tramite per parlare del loro prodotto? Avete una nicchia simile, simili valori e audience? Queste sono le domande che dovete porvi anche quando siete voi a scegliere un brand a cui proporre una collaborazione. Collaborare con loro sarà qualcosa di naturale, o la vostra audience lo troverà strano?

Per esempio, se noi pubblichiamo contenuti che riguardano i consigli per crescere sui social, collaborare con aziende che vendono prodotti per la pulizia della casa non avrebbe senso.

Ci sono molti modi con cui potete comunicare il vostro “comune denominatore”, in modo chiaro, su Instagram. Sarà un altro elemento che vi aiuterà a diventare più facili da trovare sulla piattaforma.

Il posto migliore dove comunicarlo è la vostra bio. Ebbene sì, sono finiti i giorni in cui si inserivano citazioni nella bio! La vostra bio dovrebbe essere piena di succose keyword o termini ricercabili che comunichino chi siete, cosa fate e per chi lo fate. Per keyword intendiamo le parole chiave che hanno a che fare con i contenuti che portate.

Per spiegarvi perché è importante inserirle nella bio, vi portiamo dietro le quinte così che voi possiate vedere esattamente cosa fanno le aziende quando cercano degli Influencer.

Come fanno le aziende a scegliere con chi collaborare?

Per spiegarvelo, ci appoggiamo a una piattaforma che si chiama Favikon.

Su questa piattaforma le aziende hanno la possibilità di cercare gli Influencer in cui investire. Usando la ricerca avanzata, possono trovare i più rilevanti usando specifiche parole chiave. Possono cercare per hashtag o per keyword, in modo da trovare chi le ha inserite nella propria bio.

Quindi, se un’azienda sta cercando qualcuno che sia un fashion blogger, può inserire “fashion blogger” nella sezione di ricerca della bio.

Un’altra funzione utile è la ricerca per città. Se l’azienda cerca un Influencer a Milano, può inserire la città nella sezione apposita oppure cercare chi l’ha messa nella bio. Inoltre può scegliere se vuole trovare nano, micro o mega Influencer e può inserire che, come engagement rate, devono avere il 3%. Insomma, ci sono tantissimi parametri con cui personalizzare la ricerca.

Come risultato, l’azienda in questione otterrà una lista di profili che sono coerenti con tutto ciò che ha inserito nelle specifiche della ricerca, che compaiono sulla sinistra.

Ma attenzione! Non dobbiamo pensare che i brand stiano semplicemente seduti davanti al loro telefono, navigando tra gli hashtag e cercando il miglior Influencer in cui investire.

Perciò il nostro secondo consiglio è proprio quello di tenere a mente tutti questi elementi e migliorare il vostro profilo perché esca nelle loro ricerche. Il terzo cambiamento che dovete attuare da subito per fare in modo che le aziende vi trovino più facilmente riguarda gli hashtag.

Perché usare gli hashtag su Instagram

Sono sono importanti per 2 ragioni:
  1. per la discoverability, quindi per raggiungere nuovi account;
  2. per categorizzare voi stessi e il vostro contenuto.

Come avrete capito, le aziende possono anche cercare per specifici hashtag. Quindi, quali potete iniziare a usare? Quali sono gli hashtag che i brand stanno cercando? Fatevi anche questa domanda fondamentale: il brand che vi interessa usa degli hashtag specifici che potete iniziare a usare anche voi?

Il nostro terzo consiglio è proprio questo, iniziate a prestare attenzione agli hashtag che potrebbero interessare alle aziende della vostra nicchia. Ora conoscete i piccoli ritocchi che potete apportare al vostro profilo Instagram per fare una grande differenza.

Se metterete in atto i nostri consigli, sarà più facile per le aziende trovarvi nelle loro ricerche e, di conseguenza, sarà molto più probabile che vi propongano di collaborare con loro!

Ricordate però, che nonostante tutti questi dettagli, la cosa più importante in assoluto, per capire se state crescendo nel modo giusto, è quella di monitorare il vostro engagement rate. Potete farlo su Not Just Analytics o attraverso la piattaforma di socialblade.

L’engagement rate è il dato più importante, l’unico che interessa davvero alle aziende. Per migliorarlo dovete imparare a fidelizzare il più possibile. ( Nella prossima guida vi mostreremo come migliorare il vostro engagement rate).

Ricordate sempre che i vostri follower ideali sono importantissimi quando diventano follower effettivi. Sono l’unico motivo per il quale potete raggiungere i vostri obiettivi e potete essere riconosciuti per strada.

Se vuoi iniziare fin da subito con il piede giusto, imparare come fidelizzare il tuo pubblico e guadagnare dal tuo profilo Instagram, vieni a conoscere in-Sane! Academy, la prima accademia italiana per aspiranti Influencer guidata da Roberto Buonanno, manager da oltre 10 anni delle più grandi star del web.