CRDGame.it multato: vendite hi-tech molto scorrette

L'AGCM sanziona per 50mila euro un'azienda specializzata in vendite online hi-tech.

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a cura di Dario D'Elia

CRDGame.it è stato multato per 50mila euro a causa di pratiche commerciali scorrette legate alle vendite di giochi, videogiochi e prodotti informatici in genere. Il Garante del Mercato ieri nel consueto bollettino ha dato notizia della sanzione, che è il frutto di una lunga indagine partita in primavera su segnalazione di ADUC.

La società omonima CRD Game ha fornito ai consumatori, sia precedentemente che successivamente all'atto di acquisto, informazioni non veritiere in merito alla disponibilità e ai tempi di consegna dei prodotti offerti attraverso i suoi siti web CRDGame.it, 2emmeshop.it, vale-shop.it e absurdprice.it.

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In secondo luogo sono state omesse "informazioni rilevanti circa il modello di business adottato, nonché in ordine alla possibilità che lo stesso possa comportare ritardi o difficoltà nell’evasione degli ordini". Poi non è stato predisposto un sistema efficiente di comunicazione per i consumatori circa lo stato di evasione degli ordini e le effettive prospettive di consegna dei beni acquistati. Senza contare "l'omessa/ritardata corresponsione del rimborso del prezzo (addebitato al momento dell’accettazione dell’ordine) nei casi di mancata consegna".

Da sottolineare poi come spesso si facesse affidamento a comunicazioni di informazioni non veritiere circa l'avvenuto o imminente perfezionamento delle relative operazioni. E infine il riferimento a una non meglio disposizione normativa che consentirebbe al professionista di dilazionare il rimborso stesso.

"Da numerose segnalazioni emerge che i clienti, a fronte dell’omessa consegna, hanno più volte cercato di ottenere chiarimenti dal professionista, salvo non riuscire, o incontrare notevoli difficoltà, sia a mettersi in contatto via telefono, che ad ottenere risposta ai fax ed alle e-mail", sottolinea la nota istrittoria AGCM.

"Ovvero sentendosi opporre giustificazioni generiche e ricorrenti («ci sono stati dei furti», «i corrieri hanno sospeso le consegne», «intasamento dei trasporti», «grande richiesta del prodotto», ecc.), continue dilazioni della data di consegna e reiterati inviti ad attendere fiduciosamente, nonché informazioni non veritiere circa l’avvenuta o imminente spedizione del prodotto acquistato".

L'AGCM dopo tutte le valutazioni del caso e sentite le parti ha deciso di comminare 20mila euro di sanzione per la diffusione di informazioni non veritiere e omissione di informazioni sui prodotti. 25mila euro per opposizione di ostacoli all’esercizio di diritti contrattuali. E infine 5mila euro per diffusione di informazioni non veritiere, ovvero incomplete, in merito ai contenuti ed alle modalità di esercizio di diritti contrattuali.