Criptomonete e truffe, in Italia una multa da 2,5mln di euro

La moda delle criptomonete fa sognare guadagni altissimi in poco tempo, e c'è chi ne approfitta. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fermato e multato la società One Life Network per 2,5 milioni di euro.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'AGCM ha multato per circa 2,5 milioni di euro la società One Life Network, per pratiche commerciali scorrette legate alla criptomoneta OneCoin. In particolare, la società proponeva ai propri clienti un investimento con strumenti ingannevoli, abbinandolo inoltre a un sistema di vendita piramidale - senza informare adeguatamente i clienti stessi.

One Life Network faceva credere al consumatore che dopo aver acquistato un "pacchetto di formazione" avrebbe potuto accedere a un controvalore in OneCoins tramite mining, e che poi avrebbe guadagnato tramite semplice accrescimento del valore delle stesse monete.

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"La proposta commerciale di One Life quindi era basata sulla prospettazione, falsa, di ingenti guadagni: ad esempio, l'acquisto del pacchetto da € 27.530 avrebbe consentito di ottenere un controvalore di € 3.000.000 dopo solo due anni dall'adesione al programma".

C'era inoltre uno schema piramidale, dal momento che "il reclutamento di nuovi consumatori rappresentava il fine esclusivo dell'attività di vendita e veniva fortemente incoraggiato attraverso il riconoscimento di svariati bonus, unica effettiva e reale remunerazione del programma".  

È purtroppo un meccanismo truffaldino che abbiamo visto molte volte nel corso del tempo, e non sarà questa l'ultima. AGCM ha per questo comminato sanzioni alla società principali e a quelle satellite, come si può leggere sulla nota ufficiale.

A proposito di note, vale la pena di spendere due parole anche sulla comunicazione di AGCM. Nel titolo della nota si legge infatti "SANZIONI PER 2.595.000 EURO ALLA CRIPTOMONETA ONECOIN". Ma le cose non stanno proprio così.

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Schema Ponzi

Le multe in effetti sono dirette a società finanziarie che hanno creato e usato una criptomoneta come esca per far abboccare le loro vittime. Tra l'altro OneCoin non sembra essere nemmeno una vera criptomoneta, ma un nome inventato proprio per perpetrare operazioni truffaldine, come ci informa Wikipedia.  Uno "schema Ponzi" che conta su una società a Dubai e un'altra in Belize. C'è stato per qualche tempo un exchange privato dove alcuni la scambiavano, forse, ma è chiuso da tempo. Forse OneCoin esiste e qualcuno la mina, ma resta uno strumento creato ad hoc per truffare.

In ogni caso è importante ricordare che non esistono guadagni facili. Investire in cryptos è sicuramente un'opzione interessante, ma resta un investimento finanziario da fare con cautela. Bisogna informarsi almeno un po'. E soprattutto, se uno vi dice dammi 30mila euro e tra due anni avrai 3 milioni c'è solo una cosa da fare: fuggite a gambe levate e denunciatelo.


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