Curiosity si sposta da solo su Marte: navigazione autonoma

Il rover Curiosity si è spostato per 10 metri su Marte in piena autonomia, senza l'intervento dell'uomo. La NASA testa così la navigazione autonoma, mutuata dai precedenti rover, anche sul suo nuovo pupillo.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Curiosity, il rover della NASA che sta analizzando Marte, ha usato per la prima un sistema di navigazione autonomo, cioè ha deciso da solo quale tragitto compiere sulle lande desolate ma insidiose del pianeta rosso. Gli ingegneri della NASA hanno usato un software simile a quello presente su Opportunity, il rover che è su Marte dal 2004, ma hanno dovuto riadattarlo per farlo funzionare su un sistema più complesso dei precedenti.

Usando la navigazione autonoma, Curiosity può analizzare le immagini che scatta durante uno spostamento per calcolare l'esistenza di un percorso sicuro. Ciò gli consente di procedere in sicurezza anche in quelle aree che i piloti del rover sulla Terra non hanno ancora valutato. La prima prova di funzionamento autonomo si è tenuta martedì 27 agosto, e Curiosity è stato in grado di muoversi su un terreno la cui sicurezza non poteva essere confermata.

"Curiosity scatta diverse coppie di immagini stereoscopiche e il computer del rover le processa per mappare ogni pericolo geometrico o terreno accidentato", ha dichiarato Mark Maimone che si occupa appunto di far spostare Curiosity su Marte dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. "Il rover considera tutti i sentieri che potrebbe imboccare per arrivare al punto finale designato e sceglie il migliore".

Durante la prova Curiosity si è spostato attraverso una depressione i cui dettagli in superficie non erano visibili dalla zona in cui si trovava. Il "robottino" si è mosso per circa 10 metri autonomamente, all'interno di un tragitto complessivo di 43 metri. Curiosity deve compiere ancora 7,18 chilometri per arrivare al Monte Sharp, luogo che permetterà di trovare prove su come è cambiato e si è evoluto l'antico ambiente marziano. Il percorso potrebbe però subire variazioni.

###old2013###old

L'attuale rotta da seguire è stata infatti stabilita sulla base delle immagini scattate con la fotocamera High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) installata sul Mars Reconnaissance Orbiter, che staziona sopra il pianeta rosso. Gli scienziati della NASA però fanno affidamento sulle immagini scattate da Curiosity per determinare nei dettagli il tragitto, e ciò influisce sull'effettivo spostamento compiuto. Il rover, prima di arrivare al Monte, dovrà comunque passare tramite alcuni punti prestabiliti per effettuare rilevazioni scientifiche. Non si esclude anche una perforazione se Curiosity troverà qualche elemento interessante.

Sembra paradossale, ma mentre sulla Terra parliamo di auto che si guidano da sole come un progetto futuristico, su Marte c'è già un'opera del nostro ingegno che si sposta su un terreno certamente non favorevole, pieno di sassi e insidie, da solo. Le variabili e le differenze tra i due casi sono certamente moltissime (su Marte non esiste la burocrazia, tanto per citarne una), ma questo nuovo traguardo della missione Curiosity fa indubbiamente riflettere. Volere è potere.