Cyberwarfare: passato l'hype, resta il problema

Dopo la grande risonanza iniziale, adesso si parla poco di guerra e spionaggio informatici. I vari Stuxnet, Flame e Gausse scoperti nei mesi scorsi, però, sono solo la punta dell’iceberg.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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I responsabili della sicurezza aziendali hanno un'altra preoccupazione da aggiungere alla loro lista: la guerra informatica.  Ora, oltre a stare in guardia contro gli attacchi mirati da criminali informatici e attivisti, devono anche evitare i danni potenziali che possono essere creati da Nazioni o corporazioni pronte a lanciare una  guerra informatica: "Ci sono un sacco di armi informatiche là fuori, ma sono molto difficili da scoprire", ha detto Costin Raiu, direttore di Kaspersky Lab Global Research, che ha parlato al Cyber-Security Summit di Kaspersky del 2013.

Riconoscere il codice malevolo del software usato nello spionaggio a livello governativo è molto complicato

perché è in buona parte crittografato.

Ottobre Rosso, un software maligno che Kaspersky ha individuato lo scorso dicembre, è rimasto nascosto per almeno cinque anni prima d’esser scoperto. "È una cosa tremenda. Non ci saremmo mai aspettati di vivere in un mondo in cui semplicemente non si sa quanti altri software simili sono già in uso", ha detto Raiu, e possiamo capire che la cosa sia particolarmente fastidiosa per un’azienda che si occupa di sicurezza informatica.