Da Qualcomm un'innovativa tecnologia di sicurezza basata sul computing cognitivo

Qualcomm ha annunciato oggi Snapdragon Smart Protect, un'innovativa tecnologia che sarà supportata dallo Snapdragon 820 e che consentirà di rilevare anche il malware cosiddetto zero-day, ossia ancora privo delle definizioni che solitamente servono per riconoscerlo e contrastarlo.

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a cura di Alessandro Crea

Se già sapevamo che il prossimo Snapdragon 820 sarebbe stato innovativo per caratteristiche hardware, sistema produttivo FinFET a 14 nm, architettura proprietaria Kryo, potenza di calcolo elevatissima unita a consumi contenuti, oggi apprendiamo anche che sarà particolarmente sicuro e anche in questo caso dotato di soluzioni avanzate.

Snapdragon 820 infatti sarà il primo a supportare Snapdragon Smart Protect, basata su tecnologia Qualcomm Zeroth, un sistema di analisi avanzato in grado di analizzare e comprendere i comportamenti in tempo reale, potendo così riconoscere un eventuale malware anche di tipo zero-day, ossia del tutto nuovo e non ancora descritto da una qualche definizione.

snapdragon smart protect

Si tratterebbe in pratica di quello che per gli anti-virus si chiama sistema euristico, ma implementato a livello hardware anziché software, quindi molto più potente, evoluto e soprattutto affidabile, non essendo in pratica bypassabile.

Snapdragon Smart protect affiancherà eventuali soluzioni malware software e anzi queste ultime potranno anche sfruttare le API Smart Protect per identificare le minacce di nuovo tipo, anzi Qualcomm sta già collaborando con aziende come AVG, Avast e Lookout proprio per consentire l'integrazione e il supporto di Smart Protect in prodotti anti-malware commerciali.

In questo modo tra l'altro gli operatori potrebbero ridurre la congestione della Rete, spesso associata causata da dispositivi infetti, mentre i consumatori beneficerebbero di una migliore protezione dei dati personali, con un impatto minimo sulle prestazioni del dispositivo.