Dai l'amicizia a una bella sconosciuta e poi ti ricattano con il porno fake

Il consigliere regionale PD dell'Umbria, Attilio Solinas, è caduto nella trappola di una banda ivoriana specializzata in ricatti su Facebook.

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a cura di Dario D'Elia

Accetti l'amicizia di una sconosciuta su Facebook. E dopo un po' di tempo ti ritrovi ricattato per una serie di fotografie pornografiche (fasulle) sapientemente manipolate con Photoshop. E' quello che è successo al consigliere regionale PD dell'Umbria, Attilio Solinas.

"È accaduto a me, ma potrebbe capitare a chiunque", ha ammesso nell'intervista a La Repubblica. "Molto tempo fa su Facebook mi è arrivata la richiesta di amicizia da parte di una donna molto bella che non conoscevo. Si chiamava, o meglio, diceva di chiamarsi Maria Ottello. L'ho accettata e abbiamo cominciato a chattare".

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Chat su Facebook

Niente di male, verrebbe da pensare. Peccato che dopo lo scambio di informazioni reciproche e una normalissima videochat di un minuto e mezzo su Skype ecco l'incubo a distanza di un mese.

"Di domenica intorno alle 14, mi è arrivato un messaggio sulla stessa chat. Diceva: ‘se non vuoi che tutti i tuoi amici e i colleghi vedano questo, ci devi pagare 2.500 euro subito'. E c'erano allegati una foto e un link a un video postato su Youtube. Quando li ho visti, sono sbiancato...", ha ammesso Solinas.

Nella foto si vedeva un frame di un video con la sua faccia, presa da quella chat su skype, montata  su un corpo nudo di un altro uomo che a causa della prospettiva avrebbe potuto trarre in inganno.

"Il video era postato su un link privato di Youtube, perché solo io lo vedessi e mi spaventassi. Non solo. Mi hanno mandato anche una lista di nomi di persone a me molto vicine, aggiungendo: ‘Ti roviniamo la vita, tutti questi tuoi amici sapranno chi sei veramente, ti facciamo licenziare. Hai 12 ore per pagare", ha aggiunto il consigliere.

E dire che durante la videochat pare non essere avvenuto nulla. "Se avessi qualcosa di cui vergognarmi non starei certo a parlarne su un giornale. Non facevo niente di male, abbiamo solo chiacchierato", ha assicurato Solinas.

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A quel punto verrebbe da pensare che il diniego sia sufficiente a far sgonfiare tutto, anche se in effetti la reputazione potrebbe risentirne.

"Nella chat ho risposto che non sapevo come mandargli i soldi, perché di domenica le banche sono chiuse. E la loro risposta mi ha fatto gelare il sangue: mi hanno scritto l'indirizzo e l'orario di apertura di un Money Transfer vicino a casa mia. A quel punto ho chiamato la Polizia postale, che mi ha consigliato di non rispondergli più, avvertendo nel contempo Youtube perché rimuovesse quel video".

Storia chiusa? Affatto. Come racconta il consigliere del PD nella stessa giornata un collega lo avverte che è comparso un profilo fake su Facebook con nome e cognome, la foto e quella di bambini, il link al video, finte prime pagine di quotidiani con lo scandalo, etc. Senza contare le richieste di amicizia su Facebook alla cerchia di conoscenti e famigliari.

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Con Photoshop si può tutto

"I fotoritocchi erano grossolani, certo. Ma le assicuro che non erano divertenti e potevano essere scambiati per veri. Ero molto preoccupato, perciò ho richiamato la Postale. Quando gli ho spiegato nei dettagli tutto, compresa la iniziale chat di Skype, mi hanno spiegato che il modus operandi era quello di una grossa banda di criminali ivoriani. La polizia di Perugia riceve 2-3 segnalazioni del genere ogni giorno, e purtroppo c'è poco da fare perché non riescono ad arrestarli nel loro paese. Comunque ho fatto la denuncia", ha spiegato al giornalista del quotidiano.

Facebook ha accolto la richiesta di rimozione ma questa è avvenuta solo il giorno dopo, ovvero il lunedì. Da sottolineare che nella notte ci avevano provato di nuovo, ma Solinas è stato solerte e avvertito chi di dovere.

"Per i due giorni successivi hanno bombardato la mia casella di posta elettronica con la solita minaccia di farmi passare per pedofilo agli occhi dell'opinione pubblica. E sono sicuro che se uno è un po' più sprovveduto o si fa prendere dal panico, finisce per pagare", ha concluso il consigliere.

Il consiglio? Non accettate l'amicizia di sconosciute sui social network. Soprattutto se dalla foto sembrano molto graziose.