Dal WiFi al 5G anche in fabbrica e ufficio: Audi, BMW, Daimler e Volkswagen ci stanno pensando

Molti produttori di autoveicoli, soprattutto Audi, stanno prendendo in considerazione di sostituire il WiFi col 5G anche nelle proprie reti private, ossia nelle fabbriche e negli uffici.

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a cura di Alessandro Crea

Presto i dipendenti Audi nei loro uffici e i robot all'interno delle fabbriche di produzione potrebbero essere connessi tra loro o col Web tramite 5G anziché WiFi. Ad affermarlo è MIT Technology Review, secondo cui il produttore tedesco tra l'altro non sarebbe solo: anche Daimler, BMW e Volkswagen starebbero pensando di abbandonare il WiFi in favore del nuovo standard mobile che inizierà ad essere utilizzato come sappiamo a partire dal 2020.

Le prestazioni delle reti mobili del resto sono già adesso superiori in molti Paesi a quelle garantite dal WiFi, come ha certificato recentemente Open Signal e il divario non farà che aumentare con l'arrivo del 5G. Ma in realtà anche in quelle nazioni dove la diffusione della banda larga garantisce al WiFi ancora un vantaggio sulle prestazioni il vecchio standard wireless è in discussione. È fuori di dubbio infatti che il 5G offra diversi vantaggi in termini di flessibilità d'uso, sicurezza, bassa latenza e possibilità di prioritizzazione dei dati.

Come sappiamo dunque sono in molti a essere convinti che, in mancanza di adeguati sviluppi da parte della WiFi Alliance, lo standard wireless sia destinato a diventare sempre più marginale ed ora l'indiscrezione avanzata dalla MIT Technology Review rafforza questa sensazione.

Audi del resto ha già iniziato in estate a sperimentare la connessione dei propri robot nelle fabbriche di assemblaggio tramite connessione mobile anziché WiFi. È possibile dunque che se la sperimentazione dovesse fornire riscontri positivi l'azienda tedesca possa pensare alla realizzazione di una propria rete privata in grado di servire tutti i propri stabilimenti e uffici.

Certo, non si tratterebbe di un'impresa semplice, visto che anche il 5G ha dei limiti, soprattutto negli ambienti chiusi, dove ha meno facilità a penetrare rispetto al 4G, riproponendo così potenzialmente alcuni dei limiti del WiFi, ma ormai sembra che la strada sia tracciata. Secondo una ricerca recente di Harbor Research, società di ricerca e consulenza specializzata nell'ambito IoT, il mercato potrebbe crescere del 30% l'anno, generando 356 miliardi di dollari in 10 anni, anche se nel medio termine i costi elevati di questa transizione potrebbero costituire un fattore limitante, soprattutto per le aziende più piccole.