DARPA chiede aiuto al genio del male che c'è in noi

Con la giusta motivazione, competenza e un po' di fantasia si può prendere qualsiasi cosa e trasformarla in un'arma. La grande disponibilità di prodotti ad alta tecnologia rende difficile individuare le possibili minaccie, e per questo la DARPA chiede aiuto tramite un concorso.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Qualsiasi oggetto può diventare un'arma letale, anche (forse soprattutto) la miriade di attrezzi e strumenti che abbiamo in casa. Di solito si parla di questo tema in toni drammatici, e la cronaca nera ci racconta spesso di un coltello da cucina trasformato in pugnale o un martello che diventa arma contundente. Ma in ambito bellico si sono viste cose molto più fantasiose.

Ne sa qualcosa la DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), l'agenzia che sviluppa progetti di tecnologia avanzata per conto dei militari statunitensi - anche se buona parte del loro lavoro trova poi un'applicazione in ambito civile. L'agenzia cerca da sempre di prevedere che cosa potrebbero avere tra le mani i nemici, che spesso compensano le scarse risorse con la creatività. Oggi la situazione però è molto più complessa. Ecco perché nasce il progetto IMPROV.

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Il candidato ideale

"La DARPA", spiega il supervisore del progetto John Main, "guarda spesso al mondo dal punto di vista dei nostri potenziali avversari per predire ciò che potrebbero fare con la tecnologia disponibile. Storicamente lo abbiamo fatto con un gruppo di esperti, ma la grande disponibilità nel mondo di un enorme gamma di potenti tecnologie significa che un qualsiasi gruppo di esperti può gestire solo una getta delle possibilità".

In sintesi, DARPA chiede ai creativi del mondo di inventarsi modi per "migliorare" oggetti domestici di uso quotidiano per trasformarli in armi. Si parla in altre parole di armi fatte in casa, ma di alto livello tecnologico e creativo. C'è anche un secondo obiettivo, più aderente alla missione dell'agenzia stessa, quella di "creare sorpresa strategica" con idee e tecnologie che gli avversari nemmeno immaginano.

I partecipanti non dovranno far altro che scegliere oggetti dal supermercato più vicino, portarli a casa e trasformarli in arma. Insomma, in un certo senso la sfida è trasformarsi in un novello Una Bomber, ma a fin di bene - o se non altro per vincere il premio in palio. Non si esclude la possibilità di crearsi un proprio arsenale tramite stampa 3D e altri strumenti di prototipazione.

DARPA valuterà i progetti e sosterrà lo sviluppo di quelli più promettenti. "L'enfasi sarà su velocità ed economia, con l'obiettivo di far progredire le proposte vincitrici da concept a semplici prototipi funzionanti dell'arco di 90 giorni".