Datacenter Google ecologici, nessun rifiuto va in discarica

Google punta ad avere datacenter a rifiuti zero abbracciando la cosiddetta "economia circolare".

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a cura di Manolo De Agostini

La cultura dello spreco che si è affermata negli ultimi decenni è incompatibile con il futuro del pianeta, sia da un punto di vista ecologico che da uno economico. Sprecare cibo o risorse non è più possibile. Dati del 2015 dicono che la domanda globale di risorse era equivalente a 1,5 volte quella che la Terra può garantire in un anno. Insomma, è una strada insostenibile.

google dipendente
Dipendente Google al lavoro per riusare componenti per i server

Per il futuro è necessario passare a un'economia "circolare", ossia usare i materiali in circolazione tramite la manutenzione, il riuso, il rinnovamento o il riciclaggio anziché usare materie prime per creare nuovi prodotti. I campi dove applicare questo approccio sono molti, per esempio anche ai fornelli: è nota la "cucina circolare" di Igles Corelli, chef stellato, che punta all'uso totale di un ingrediente. In casa Google hanno pensato di adottarlo alla gestione dei server.

Jim Miller, vicepresidente delle operazioni globali della casa di Google, ha spiegato che applicando questo modus operandi l'azienda ha "risparmiato centinaia di milioni di dollari in costi di materiale". Nello specifico sei datacenter di Google (quasi la metà) hanno raggiunto il 100% di riciclaggio dei rifiuti, ossia i rifiuti non passano dalla discarica. Si parla di infrastrutture in Irlanda, Finlandia, Belgio, Taiwan e Singapore, più quella statunitense situata in Oklahoma.

"Il nostro datacenter di Mayes County è stato il primo a non portare rifiuti in discarica", spiega Miller, affermando che l'impegno è ora di fare altrettanto con tutti i datacenter nel mondo.

datacenter google
Datacenter Google

La domanda crescente di servizi come Gmail impone a Google di aggiornare e mantere i propri server costantemente. "Prima di acquistare nuovi apparecchi e materiali, cerchiamo modi di riusare ciò che abbiamo già. Quando non possiamo trovare un nuovo uso per la nostra attrezzatura cancelliamo completamente ogni componente che archivia i dati e poi lo rivendiamo sul mercato, dandogli una seconda vita".

"Nel 2015 il 52% dei componenti usati per gli aggiornamenti delle macchine proveniva da inventario rinnovato e abbiamo rivenduto quasi 2 milioni di unità sul mercato secondario per il riuso da parte di altre organizzazioni. La piccola percentuale di hardware che non possiamo riusare o rivendere viene riciclata. Il che significa che nessuno dei rifiuti che lascia questi datacenter va in discarica".

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L'impegno ecologico di Google con i propri datacenter riguarda anche l'uso di energia pulita e l'efficienza. "Rispetto a cinque anni fa ora abbiamo circa 3,5 volte la potenza di calcolo in più dalla stessa energia. Oggi siamo l'acquirente di energia rinnovabile aziendale più grande al mondo. Ciò significa che l'uso dei nostri prodotti cloud è anch'esso più verde; un'azienda tradizionale può risparmiare energia e ridurre le emissioni di carbonio della propria infrastruttura IT tra il 65% e l'85%".

Google non è certamente l'unica azienda nella Silicon Valley a lavorare sull'ecosostenibilità. Facebook, Microsoft e Apple sono solo alcuni nomi. Quest'ultima ha spiegato che il 100% dei propri datacenter lavora già sfruttando energia pulita e ha l'obiettivo di usare il 100% di energia rinnovabile per i propri uffici.

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