Dati TomTom e autovelox, caramelle per le polizie

I dati TomTom sul traffico sono perfetti per individuare le strade dove le medie sono al di sopra dei limiti. Dopo la Polizia olandese ecco l'interesse di quella australiana. TomTom promette un cambio della policy per favorire i clienti e bloccare i vigili.

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a cura di Dario D'Elia

L'idea della Polizia olandese di sfruttare i dati raccolti dai TomTom per posizionare gli autovelox è piaciuta anche ai colleghi australiani. In pratica analizzando i dati riguardanti le velocità medie tenute sulle strade scegliere i siti più adatti per individuare i più spericolati è davvero una bazzecola.

Poliziotti a cyber-cavallo

Ecco quindi la scelta di acquistare in blocco le informazioni  che quotidianamente gli automobilisti dotati di TomTom condividono per aggirare il traffico. Ovviamente scoperto l'affaire olandese qualcuno si è lamentato, e l'AD Harold Goddijn si è visto costretto a intervenire con un comunicato. 

"È venuto fuori che la polizia ha usato le informazioni sul traffico che avete aiutato a creare per piazzare controlli di velocità dove la media è più alta di quella consentita", ha sottolineato l'AD. "Non avevamo previsto questo tipo di utilizzo. TomTom comprendere pienamente che ad alcuni dei clienti non è piaciuto questo e quindi aggiorneremo a breve le condizioni di licenza per bloccare la cosa".

Il problema è che forse ormai è tardi per intervenire. Sebbene tutti i dati riguardanti gli automobilisti siano sempre stati segreti, quel che conta è che la polizia ha ben compreso lo scenario complessivo.

A questo punto attendiamo che anche in Italia qualche sindaco ne approfitti per cogliere la palla al balzo. Da alcuni potrebbe essere considerato un furbetto, da altri un paladino delle vittime della strada.