DDL concorrenza, luci e ombre. Telemarketing potenziato?

Il Senato ieri ha approvato DDL concorrenza e fra le novità spicca una concessione al settore telemarketing. Si riducono le garanzie di privacy per gli utenti.

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a cura di Dario D'Elia

Il DDL concorrenza è stato approvato ieri in Senato e contiene numerose novità per i settori TLC, telemarketing, servizi online, etc. Bisognerà attendere il voto della Camera per l'ok definitivo, ma non dovrebbero esservi sorprese.

senato della repubblica 2013
Senato della Repubblica

Il tema più caldo legato a taxi, Uber e NCC è stato accantonato: il DDL delega al Governo la riforma del settore trasporti pubblici non di linea.

Per quanto riguarda i servizi telefonia, Internet e pay-TV viene imposto alle società del settore di esplicitare i costi per il passaggio ad eventuale operatore concorrente. E questo dovrà avvenire prima di siglare un contratto, non dopo. Dopodiché i costi non potranno essere superiori a quelli reali comunicati all'AGCOM. Cambio e rescissione contrattuale dovranno poter essere gestibili anche per via telematica oppure tramite SPID.

telemarketing

Nella telefonia si parla di contratti con una durata massima di 24 mesi, quando sarà presente un'offerta promozionale di servizi o beni. Previsto anche un consenso espresso e documentato per i servizi in abbonamento attivati dall'operatore o da società terze. Piccola novità anche per le banche e le assicurazioni che dovranno applicare costi ai servizi di assistenza telefonici con tariffe ordinarie pari a quelle urbane - a prescindere che si tratti di chiamate residenziali o mobili.

Confermata poi la possibilità dei pagamenti digitali - anche via smartphone - per i biglietti dei musei, eventi culturali e per il trasporto pubblico.

Sul fronte delle prenotazioni online gli alberghi e altre strutture ricettive dovranno pubblicizzare le stesse tariffe sul proprio sito web e sui portali come ad esempio Booking. Insomma, il "parity rate" diventa un obbligo.

Booking
Booking

Sul fronte telemarketing verrà imposto agli operatori di call center di esplicitare l'azienda di riferimento, lo scopo commerciale o eventualmente quello promozionale. Inoltre la chiamata sarà possibile solo con esplicito consenso. Però la norma così congeniata rischia di trasformarsi in un danno per gli utenti, poiché come ha spiegato il presidente dell'Autorità a garanzia della privacy, Antonello Soro, "essa elimina il requisito del consenso preventivo per le chiamate promozionali, 'liberalizzando' il fenomeno del telemarketing selvaggio.

L'unica forma di tutela rimane la possibilità rifiutare le chiamate successive, non la prima. "Si tratta di una soluzione diametralmente opposta a quella - fondata sul previo consenso all'interessato - ampiamente discussa nella Commissione di merito dello stesso Senato, indicata dal Garante e, in  apparenza, largamente condivisa La norma peraltro risulta incoerente con la linea di maggiore tutela seguita dalla stessa Commissione nell'ambito dell'esame del DDL  sul Registro delle opposizioni", ha aggiunto Soro.

Novità anche per WhatsApp e altre società del settore delle comunicazioni (non-tradizionali) che dovranno registrarsi a un elenco presso il Ministero per lo Sviluppo Economico indicando gli eventuali numeri virtuali degli utenti.

Infine per Poste italiane è giunta la fine del monopolio sulla spedizione di atti giudiziari, di notifica delle sanzioni e multe stradali a partire dal 10 giugno 2017.

Qui per leggere il documento completo del DDL Concorrenza, con tutte le novità per ogni settore.

La foto di copertina è di F. Toffoli by Officina Fotografica