DDOS è un'arma popolare: dagli hacktivisti ai concorrenti sleali

Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) sono nati negli anni novanta, ma solo nel 2003 sono diventati una minaccia molto seria per gli apparati informatici di tutto il mondo. Adesso impazzano sul Web e sono l'arma preferita dagli hacktivisti.

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a cura di Tom's Hardware

DDOS è un'arma popolare: dagli hacktivisti ai concorrenti sleali

Secondo il Worldwide Infrastructure Security Report  realizzato da Arbor Networks, i più colpiti dagli attacchi i siti di e-commerce e le piattaforme di gioco online. Il 2012 ha visto un incremento di attacchi DDoS, rispetto al 2011, del 45,8%, soprattutto dovuto all'hacktivismo, che usa questo tipo di attacco più di ogni altro metodo.

Il rubinetto puoi aprirlo finché ti pare, ma è dura riuscire a competere con le botnet disponibili lì fuori. Se un gruppo bene organizzato (o semplicemente un committente danaroso) decide che il tuo sito deve cadere, non sarà chiedendo più banda al tuo provider che eviterai il tracollo.

In netta crescita sono anche gli attacchi che aziende private commissionano contro aziende rivali, anche se in questo caso è più dura dare dei numeri precisi. In Italia, come spiega Marco Gioanola, Consulting Engineer, Arbor Networks "la situazione è migliorata rispetto a qualche anno fa. 

Tutti i maggiori Internet Service Provider oggi hanno ben chiaro che gli attacchi DDoS sono un problema reale. Purtroppo noto che le aziende, anche di grandi dimensioni, tendono spesso ancora a sottovalutare la minaccia, convincendosi ad esempio che raddoppiando la banda a disposizione si possa assorbire l'effetto di un attacco DDoS". Ma se viene coinvolta una botnet nell'attacco, ovviamente raddoppiare la banda non basta.