Deep Space Industries atterrerà su un asteroide per il 2020

Partirà il prossimo anno la prima fase del piano per la missione estrattiva interplanetaria Prospector-1 di Deep Space Industries. Sarà "la prima base commerciale mai stabilita su un oggetto spaziale e una pietra miliare […] che inaugurerà una nuova era di espansione economica illimitata".

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a cura di Elena Re Garbagnati

La caccia agli asteroidi è ufficialmente aperta. Come sapevamo da tempo a inizio settembre (l'8 per la precisione) prenderà il volo la missione NASA OSIRIS-Rex (Origins-Spectral Interpretation-Resource Identification-Security-Regolith Explorer), che consisterà nell'inseguimento dell'asteroide Bennu, una roccia spaziale larga 500 metri.

Quello dell'Agenzia Spaziale statunitense non è l'unico progetto: di recente si sono aggiunti anche quelli di aziende private come Planetary Resources e Deep Space Industries, che ha appena annunciato i piani per la missione estrattiva interplanetaria Prospector-1.

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La NASA intende prelevare un campione di almeno 60 grammi e non più di due chilogrammi (tanto può ospitare al massimo la "stiva") da Bennu e di riportarlo sulla Terra per il 2023. Questa missione dovrebbe aiutare i ricercatori a saperne di più circa l'origine e l'evoluzione del Sistema Solare, e dovrebbe anche rivelare indizi importanti sulle tecniche che potremmo usare per spingere asteroidi potenzialmente pericolosi lontano dalla Terra.

Progetto più ambizioso sarà la missione ARM (Asteroid Redirect Mission), che prevede di catturare un asteroide mediante un veicolo robotizzato e trascinarlo nello spazio cislunare, dove sarà studiato da un equipaggio umano. Oltre a quelli già segnalati, gli scopi, come aveva segnalato Charles Bolden della NASA, sono il test dei sistemi di propulsione e di altre tecnologie che potrebbero aiutarci ad arrivare su Marte, e la sperimentazione di tecniche di estrazione di materiali dagli asteroidi.

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Su quest'ultimo punto l'agenzia potrebbe essere anticipata dalle aziende private. È di questi giorni infatti la notizia che Deep Space Industries partirà nel 2017 con una missione sperimentale in orbita terrestre bassa (Prospector-X) utile a testare le tecnologie e le competenze necessarie, per arrivare poi a Prospector-1, un veicolo spaziale compatto e leggero (50 Kg) che sfrutta un sistema di propulsione a vapore d'acqua surriscaldato.

Tutte le navicelle DSI si servono del sistema di propulsione ad acqua Comet, che espelle il vapore acqueo surriscaldato per generare la spinta. Una scelta quest'ultima dettata dal fatto che il primo prodotto a poter essere estratto dagli asteroidi dovrebbe essere proprio l'acqua, che sarà indispensabile per fare rifornimento direttamente nello Spazio.

Prospector-1 andrà a caccia di un asteroide che passerà vicino alla Terra, e il suo compito – almeno in questa prima fase – non sarà di portare indietro materiali preziosi, ma di mappare la superficie dell'asteroide e analizzare il sottosuolo con telecamere nella luce visibile e a infrarossi per quantificare il contenuto di acqua e risorse che potrebbero essere sfruttate nei progetti a lungo termine di DSI.

Una volta terminata questa prima fase, Prospector-1 sfrutterà il suo propulsore ad acqua per tentare l'atterraggio sull'asteroide, in modo da "misurare" le caratteristiche geofisiche e geotecniche del bersaglio. "La capacità di individuare in loco e analizzare gli oggetti potenzialmente ricchi di risorse spaziali è fondamentale per i nostri piani" ha continuato Faber. "Ciò significa non limitarsi all'analisi a distanza, ma cercare il contatto."

Un gruppo di esperti di DSI ha già stilato una lista di asteroidi "potenziali candidati". Nei progetti a lungo termine il piccolo Prospector-1 è destinato a diventare "la prima base commerciale mai stabilita su un oggetto spaziale, aprendo la strada alla successiva generazione di missioni di DSI per la raccolta di materiali" precisano le fonti ufficiali.

Ricordiamo che di recente DSI ha stretto accordi con il governo del Lussemburgo. L'obiettivo non è solo l'estrazione mineraria: come sottolineato da Grant Bonin, ingegnere capo di DSI, "le nostre missioni Prospector ci porteranno verso una nuova era di esplorazione spaziale a basso costo. Stiamo sviluppando Prospector-1 sia per le nostre ambizioni di estrazione mineraria dagli asteroidi, sia per realizzare un veicolo di esplorazione spaziale a costi estremamente bassi, ma ad alte prestazioni. Con una piccola frazione del costo delle sonde tradizionali, la piattaforma Prospector ha la versatilità e la robustezza necessarie per affermarsi come nuovo standard per l'esplorazione spaziale a basso costo".

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Concetto ribadito anche dal co-fondatore Rick Tumlinson, secondo cui "Prospector-1 non sarà solo la prima missione commerciale interplanetaria, ma sarà anche una pietra miliare […] che inaugurerà una nuova era di espansione economica illimitata", e che ha concluso sottolineando che "Deep Space Industries ha lavorato duramente per arrivare a questo punto, e ora possiamo dire con certezza che abbiamo la giusta tecnologia, il team giusto, e il piano giusto per compiere questa missione storica".