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a cura di Alessandro Crea

Se non bastava l'intelligenza artificiale che batte gli esseri umani a Dota 2 a farvi preoccupare, ecco che anche gli sviluppatori di DeepMind si sono cimentati in qualcosa di simile e dopo aver battuto gli uomini a Go hanno deciso che era tempo che l'intelligenza artificiale si cimentasse nei videogiochi, specificamente con una versione modificata di Quake III Arena, in modalità Capture The Flag.

L'obiettivo è sempre lo stesso: trovare nuove vie alla cooperazione tra IA e sviluppare soluzioni per l'apprendimento. Qui gli sviluppatori di DeepMind hanno scelto però una via diversa rispetto a quella seguita dagli sviluppatori di OpenAI.

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Anziché infatti implementare una sorta di "super cervello" in grado di valutare di volta in volta se favorire il perseguimento degli obiettivi delle singole IA o della squadra onde conseguire sempre il miglior risultato possibile, qui si sono sviluppati algoritmi appositi in grado di consentire alle quattro IA coinvolte di "vedere" e "sentire".

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Ciascuna infatti analizza in tempo reale lo scenario di gioco, proprio come facciamo noi esseri umani, e decide come procedere, coordinandosi anche con le scelte compiute dalle altre IA. Il tutto è basato su un sistema a "segnale di rinforzo", una tecnica che tramite l'analisi degli errori commessi consente di migliorare costantemente. L'IA che "migliora sbagliando" potrebbe essere in futuro utilizzata non per forza a scopo militare, per la realizzazione di robot da combattimento ad esempio, ma per sviluppare soluzioni utili anche in ambito civile, come droni o robot in grado di intervenire efficacemente in scenari di emergenza, come cataclismi o incendi ad esempio.   


Tom's Consiglia

Per comprendere l'impatto che da qui a breve l'intelligenza artificiale avrà sulle nostre vite, un buon punto di partenza è leggere Intelligenza Artificiale - Guida al Futuro Prossimo