Dell saluta la Borsa ed entra nell'orbita Microsoft

Michael Dell ha ufficializzato l'accordo con Silver Lake Partners e Microsoft per il delisting. Dell tornerà a essere un'azienda privata. Si prevede una rinnovata collaborazione con Microsoft.

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a cura di Dario D'Elia

Dell dice addio al NASDAQ ma si candida a diventare una preziosa alleata per Microsoft. Confermato il cosiddetto delisting di cui si parla da gennaio. In pratica il fondatore Michael Dell oggi ha ufficializzato l'accordo siglato con il fondo  di private equity Silver Lake Partners e Microsoft per l'acquisizione dell'intero pacchetto azionario - pari a 24,4 miliardi di dollari.

Il colosso di Redmond nello specifico partecipa con 2 miliardi di dollari: qualora il debito non venisse saldato entro i termini prestabiliti potrebbe essere tradotto in una partecipazione nell'azienda texana. Altri capitali proverranno dalla stessa compagnia di investimenti del fondatore, da Bank of America, Merrill Lynch, Barclays, Credit Suisse e RBC Capital Markets. Senza contare il cash dell'azienda, stimato in circa 11,3 milioni di dollari.

Michael Dell

Michael Dell e i suoi partner hanno stabilito un valore per azione di 13,65 dollari, che di fatto rappresenta un bonus per gli azionisti del 25,5% - se si considera la quotazione fissata in avvio di trattative.

I regolamenti prevedono 45 giorni di periodo finestra per eventuali altre offerte superiori. Si tratta di un proforma perché difficilmente qualcuno si farà avanti cercando di fare le scarpe a Michael Dell - che per altro manterrà la carica di presidente e AD dopo l'operazione.

In ogni caso l'obiettivo del delisting, quindi abbandonare la Borsa, è quello di liberare l'azienda dagli impegni con azionisti e analisti. Le trimestrali ormai erano diventate un appuntamento per tarpare le ali allo sviluppo. Ad esempio anche se il segmento enterprise stava crescendo velocemente per Wall Street non era abbastanza per equilibrare il declino di quello PC.

Per i normali consumatori comunque è senza dubbio l'avvicinamento di Dell a Microsoft a destare interesse. In qualità di OEM il noto produttore hardware potrebbe rinforzare l'offerta Surface. Non gli manca nulla: ha l'esperienza, il know how, la rete di vendita e anche la capacità di produrre in volumi.