Denuncia l'operatore telefonico: di solito ha torto

Denunciare gli operatori telefonici più furbetti ai Corecom regionali porta quasi sempre a una vittoria. L'AGCOM conferma lo scenario difficile.

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a cura di Dario D'Elia

Gli operatori mobili e delle telecomunicazioni in genere sono indisciplinati. Nel 2013 hanno dimostrato, secondo il Garante delle Comunicazioni e i Corecom regionali, di essere allergici alle regole sia nei confronti dei consumatori che delle autorità.

"Il 100% delle delibere 2013 sono state impugnate dagli operatori davanti al Tar", ha denunciato il presidente AGCOM Cardani poche settimane fa. In pratica attuerebbero un "abuso o uso strumentale del contenzioso". Cercano di rimandare il più possibile l'attuazione di ogni delibera che considerano negativa, anche se è chiaro che alla fine soccomberanno.

Corecom

I Corecom, che sono di fatto gli organi di consulenza e di gestione delle Regioni in materia di comunicazione, di solito rappresentano l'ultima chance dei consumatori prima della via giudiziaria. Ebbene, nel 2013 hanno gestito quasi 72 mila istanze di conciliazione e il 75% si sono risolte a vantaggio degli utenti. La maggioranza dei consumatori ha sempre ragione.

"Anche se ufficialmente diffidati (da chi - pochi - ha capito che cercare le proprie ragioni con email e telefonate è solo tempo perso), mai riconoscono i propri torti, rimediandovi col pagamento dei relativi indennizzi di legge", sostiene l'associazione dei consumatori ADUC. "Solo portandoli davanti al Corecom per la conciliazione obbligatoria vengono a patti, ma sempre riconoscendo meno del dovuto, con la consapevolezza che per qualche decina o centinaio di euro nessuno se la sente di portarli in una causa giudiziale che potrebbe durare anni, e costare - di avvocati e spese - piu' di quanto si riuscirebbe ad ottenere dal giudice".

ADUC si spinge oltre e denuncia l'incapacità diffusa dei call center di far fronte ai reali problemi dei consumatori. "[…] ore di attesa con linee che cascano quando l'operatore si è scocciato, risposte inutili e dove l'operatore ha sempre ragione, anche di fronte ai più evidenti disservizi e torti", si legge nella nota dell'associazione.

L'unica soluzione potrebbe essere quella di aumentare le multe "legando gli importi a percentuali del fatturato" e aumentare gli indennizzi all'utenza. Vecchia ricetta, mai attuata.