Design e dotazione

Abbiamo provato il nuovo iMac da 21,5 pollici, e siamo rimasti favorevolmente impressionati.

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a cura di Roberto Buonanno

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Design e dotazione

I nuovi iMac 21,5" montano processori Intel Core 2 Duo. Il modello base, che abbiamo provato, usa una CPU da 3.06 GHz, ha 4GB di RAM DDR3, e un disco fisso da 500 GB. Chi ordina l'iMac può optare per un processore da 3.33 GHz e può aumentare la quantità di RAM a 8GB, spendendo 180 euro per ciascuna miglioria. Una volta tanto le opzioni non costano un occhio della testa, anche se rimangono ugualmente di gran lunga più costose rispetto ai listini dei componenti sfusi.

L'iMac ha una base in alluminio e si può inclinare facilmente. Non è possibile ruotarlo in modalità pivot e non ci sono regolazioni in altezza.

La scatola contiene solo due periferiche. Fa la sua apparizione l'innovativo Magic Mouse, che ha sostituito il Mighty Mouse, oggetto di qualche critica di troppo perfino dai fan della mela. La tastiera a corredo dei nuovi iMac è il modello Bluetooth compatto, che rispetto a quello USB ha perso per strada il tastierino numerico.

Chi compra l'iMac può scegliere il vecchio mouse e la classica tastiera USB, più completa e più pratica, soprattutto per chi digita spesso numeri.

Sul lato destro dell'Imac ci sono la fessura del lettore ottico slot in e quella del lettore di memory card SD. Sul retro, tutte le connessioni sono ammassate nell'angolo in basso a sinistra. Ci sono 4 porte USB in verticale, a onor del vero un po' troppo vicine l'una all'altra. Inoltre una mini Display Port che, finalmente, permette anche di usare l'iMac come monitor esterno, ma solo nel caso del modello da 27". Chiudono la dotazione una porta Firewire 800, una Ethernet Gigabit e le prese jack da 3,5" per microfono e cuffie. A  pensarci bene, le prese audio e almeno un paio di porte USB sarebbero state meglio sul lato frontale o, al massimo, incastonate nel profilo inferiore, per non disturbare il design.