Dettagli ancora da decidere
Il "modello" EIT, comunque, è un compromesso fra la visione di un nuovo tipo di centro ricerche e l'affermato Massachusetts Institute of Technology (MIT). All'inizio si era pensato di creare una struttura centrale di formazione, simile in tutto ai poli universitari di alto livello normalmente finanziati solo dalle imprese. Adesso, invece, l'obiettivo è quello di realizzare una rete organica che includa le varie università e i centri studi industriali europei.
La sede coordinatrice che ospiterebbe il Governing Board potrebbe essere situata a: Breslavia, Strasburgo, Aquisgrana o Budapest. Inoltre, si parla di 60 città fra Austria, Ungheria, Polonia e Slovacchia che potrebbero mettere a disposizione altre infrastrutture. I primi progetti di ricerca comunque sono ancora da decidere. I prima linea sembrano distinguersi studi sul clima, sulla gestione energetica, nel settore farmaceutico e medicale.
Anche il budget operativo è stato ritoccato al ribasso. Dagli iniziali 2,4 miliardi di dollari per i primi cinque anni, adesso è stato deciso un investimento a breve termine di 300 milioni di euro. In futuro il 50% del budget potrebbe provenire dall'ambito privato, fornendo così un capitare complessivo di circa 600 milioni di euro… sempre che l'EIT soddisfi le aspettative delle imprese.