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a cura di Tom's Hardware

Dettaglio tecnico

FiiO si distingue dalle altre aziende perché dichiara con precisione tutti i chip e gli integrati usati all'interno dei loro prodotti, una cosa che apprezzo molto e su cui vorrei pertanto spendere due parole.

Innanzitutto partiamo dal DAC, come detto in precedenza i DAC usati sono due per garantire una uscita bilanciata reale, si è passati pertanto dal CS4398 del MK II ai due PCM5242 di Texas Instruments con controllo volume digitale, caratterizzati da un SNR e un range dinamico di 114dB, THD di -94dB.

fiio x3 mk iii 05

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Per i più tecnici, ecco il link al datasheet che potete trovare qui. Che io sappia è usato in veramente pochissimi prodotti (tra cui l'Acoustic Research AR-M20 da 699 dollari), tuttavia si presta bene per molte funzioni, dal momento che include anche un DSP programmabile a monte capace di eseguire fino a 1024 operazioni su ogni sample a 48kHz: proprio questo DSP suppongo venga usato per convertire il flusso DSD in un PCM, infatti il chip accetta solo stream PCM a massimo 384kHz 32 bit.

Per quanto riguarda l'amplificazione è stato scelto un operazionale sempre della TI, l'OPA1622, con un THD+N di -119dB e un CMRR di 127dB. L'impedenza in uscita non è altissima, attestandosi su 1.4 Ohm per l'uscita sbilanciata e 1.2 per quella bilanciata, un valore buono per garantire un'amplificazione anche di cuffie a bassa impedenza come delle IEM.

Su IEM molto sensibili si nota un leggero rumore di fondo a volumi intorno al 70/120, non c'è un grande nero infrastrumentale ma comunque è apprezzabilmente buono per la fascia di prezzo. Anche qui, vi lascio il datasheet: interessanti sono le pagine dalla 22 alla 25 dove ci sono i grafici completi e qualche breve cenno sul controllo gain nella specifica applicazione nell'audio hifi, dove si può anche osservare un grafico della funzione di trasferimento perfettamente lineare in tutta la banda audio.

Il filtro passa basso è realizzato da un op amp (operational amplifier) TI OPA2140 mentre il SoC è un Ingenic JZ4760B, un processore dual core RISC based (con istruzioni SIMD) operante a 600MHz con unità FPU, pipeline a 8 stadi e 32KB di cache, che ritroviamo ad esempio anche nell'Xduoo X3 e che ha come interfaccia supportata massimo la USB 2.0. Ecco spiegato perchè i trasferimenti erano più lenti via USB che non direttamente via card.

Il bluetooth è affidato a un F1C81 di F1media ed è un 4.1, nessun supporto all'APTx. Dal punto di vista circuitale direi quindi che siamo a livello con le altre proposte commerciali e pertanto ci troviamo davanti a un prodotto concorrenziale.

Conclusioni

Vale la pena passare da un telefono a un player hifi? Si può rispondere solo considerando le cuffie che userete. 

Con le classiche "cuffiette" da poco (fino a 40 euro) le differenze ci sono ma a meno che non vi serva per ridurre l'uso della batteria sul cellulare e separare i compiti (ad es. per liberare memoria sul cellulare), se ne puó fare anche a meno per quanto riguarda la qualità. E puntare al massimo su un piú economico X1.

fiio x3 mk iii 13

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Con auricolari di maggiore qualità, come per esempio le RHA T20i che abbiamo testato di recente, la differenza è abissale, per  dinamica, dettaglio, soundstage e bilanciamento.

Il FiiO X3 MK III è un prodotto che per 200 euro fa da lettore portatile, scheda audio esterna, streamer bluetooth e come base per un impianto home. 

Se cercate un dispositivo portatile ma capace di rendere bene anche in casa e che suoni bene per il prezzo richiesto, l'X3 non vi deluderà e se gli perdonerete qualche lag e difetto della UI, sarà in grado di offrirvi un ottimo sonoro ricco e dettagliato. Da segnalare anche la compatibilità con altri prodotti FiiO come l'amplificatore per cuffie K5 che permettono di espandere ulteriormente il sistema.