Diavolo di una particella! Alla scoperta del CERN

Vi siete mai chiesti come funziona un acceleratore di particelle e come diavolo si è arrivati a scoprire il Bosone di Higgs? Tutte le risposte, molto semplici, nel libro di Dario Menasce "Diavolo di una particella. Perché il bosone di Higgs cambierà la nostra vita".

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a cura di Elena Re Garbagnati

Appassionati di scienza, curiosi e persone che semplicemente vogliono saperne di più su quello che ci circonda prima o poi finiscono per confrontarsi con il grande lavoro scientifico del CERN, la prestigiosa cittadella della Scienza diretta da poche settimane da Fabiola Gianotti. Amedeo Balbi in "Cercatori di meraviglia" descrive il CERN come una "macchina talmente complessa e bella che bisognerebbe andarci in visita come nelle cattedrali, per ammirarla e farsi sopraffare da quella grandezza anche senza capirne niente". Concordo, e aggiungo che se magari si riuscisse a capirne anche solo una minima parte sarebbe grandioso.

Diavolo di una particella

Ecco perché vi consiglio di leggere "Diavolo di una particella. Perché il bosone di Higgs cambierà la nostra vita", un libro scritto da Dario Menasce, un fisico italiano che ha lavorato per anni al Fermi Lab di Chicago e che da due lustri è al CERN di Ginevra, dove ha partecipato alla scoperta del Bosone di Higgs. Una guida magistrale per scoprire come funzionano l'LHC e i suoi esperimenti.

È un libro fuori dalle righe perché come molti altri si rivolge a chi non ha nozioni approfondite e spiega in maniera professionale e competente le difficili nozioni di fisica subatomica e meccanica quantistica che servono per capire come funziona l'acceleratore di particelle.

La narrazione però non ha una scansione storica o nozionistica, consiste in un vero e proprio tour del CERN condotto con il pretesto della una visita guidata di una matricola della facoltà di ingegneria. Peraltro fra le guide - oltre all'autore e ad altri fisici contemporanei che lavorano al CERN - ci sono ciceroni d'eccellenza presi in prestito dalla storia, fra cui Galileo Galilei, Erwin Schrödinger e Richard Feynman.

Questo "taglio" coraggioso nelle prime pagine fa pensare a un libro per ragazzi, ma si capisce ben presto che non lo è affatto. Menasce, nel difficile compito di spiegare in maniera comprensibile concetti molto complessi di fisica delle particelle, ha scelto di ispirarsi al modello letterario alla base del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo.

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Ciò che ne viene fuori è una narrazione asciutta (190 pagine) a tratti romanzata che si legge piacevolmente. Dato che l'intento è quello divulgativo non ci sono formule, ma non significa che il testo sia privo di piccoli ostacoli, dato l'argomento. L'abilità dell'autore è quella di chiarire ogni punto con semplici esempi nel momento in cui viene introdotto o al massimo nel giro di un paio di pagine.

Quindi, alla fine, anche chi è digiuno di fisica o ne ha solo una formazione scolastica arriva a farsi un'idea decorosa dei motivi che hanno portato alla necessità di costruire l'acceleratore di particelle di Ginevra, e ad avere un'infarinatura generale delle basi della fisica delle particelle. Più che un libro lo definirei un'occasione per i curiosi e per chi ha voglia di apprendere le nozioni necessarie per capire non solo come si è arrivati al Bosone di Higgs, ma come si arriverà in futuro ad altre scoperte di portata storica.

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Un altro aspetto che ho particolarmente apprezzato è che alla fine si ha una chiara idea del perché siano indispensabili i grandi investimenti in una struttura come il CERN, che non è un "vezzo di categoria" ma un dispositivo al servizio dell'umanità a cui lavorano professionisti di tutto il mondo per renderci sempre più consapevoli del mondo in cui viviamo.

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