Digital Britain, il futuro digitale inglese

La Gran Bretagna verso una copertura totale della banda larga, entro il 2012.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il governo inglese ha pubblicato il rapporto Digital Britain (pdf), con il quale s'impegna a fornire ad ogni cittadino, entro il 2012, la connessione a banda larga con una velocità minima di 2 Mbit/sec.

Ci vorranno 200 milioni di sterline (circa 237.000.000 euro) per raggiungere quel 15% di abitazioni non ancora raggiunte dalla banda larga. Per raccoglierli si preleverà parte del canone televisivo, e si applicherà una tassa mensile a ogni impianto telefonico, di circa 65 centesimi di euro.

Gordon Brown ritiene che "raggiungere tutti con la banda larga e passare dalla TV analogica a quella digitale porterà benefici trasversali e nuove opportunità". Il Primo Ministro va ancora più in là, riprendendo il concetto già espresso parlando della legge sul P2P: "l'accesso alla rete è una risorsa importante quanto acqua ed elettricità", un principio che, per fortuna, sembra destinato a diffondersi rapidamente.

Dall'altro lato della (nuova) barricata c'è la BBC, che non vede di buon occhio questo prelievo forzato dalle sue casse, che servirà a finanziare anche altre iniziative, come il sostentamento a televisioni locali.  

L'impegno che sta prendendo il governo diventa più comprensibile se si considera che in Gran Bretagna "l'economia digitale" ha rappresentato il 10% del PIL, e ha creato molti posti di lavoro di alto profilo.

Rivisto anche il ruolo degli ISP, riguardo al P2P. Come dicevamo qualche giorno fa, la "linea francese" è passata solo in parte. Inoltre solo alcuni dei 450 ISP potrebbero essere tenuti ad effettuare i controlli, vale a dire quelli con più abbonati.

Il rapporto, tuttavia, mette nero su un bianco un principio importante, vale a dire che l'equivalenza tra brano scaricato e brano non acquistato non è affatto scontata, anzi, il P2P potrebbe persino avere effetti benefici sul mercato musicale e cinematografico, che andrebbero persi in caso di leggi troppo dure.

Gli aspetti principali del report sono, sintesi:

  • un piano di tre anni per incentivare le tecnologie digitali
  • copertura totale della banda larga entro il 2012
  • fondi per investire nella prossima generazione di banda larga
  • passaggio alle radio digitali entro il 2015
  • liberalizzazione dello spettro 3G
  • nuove leggi sulla pirateria digitale

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