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a cura di Alessandro Crea

Lavorare troppo, si sa, non fa bene alla salute e in realtà nemmeno alla produttività. In Corea del Sud però a quanto pare i dipendenti statali hanno la "cultura del lavoro straordinario" e fanno le ore piccole anche nei week end, invece di riposarsi e recuperare energie per la settimana successiva. Per combattere questo stakanovismo eccessivo almeno nella capitale, il Governo Metropolitano di Seoul ha dunque deciso di avviare un programma che porterà allo spegnimento automatico dei PC a partire dal venerdì.

Per evitare traumi eccessivi agli impiegati che a quanto pare lavorano circa 1000 ore in più dei colleghi occidentali, con una media di 2739 ore all'anno,  il programma sarà attivato in diversi step nel corso dei prossimi tre mesi.

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Il primo step inizierà il 30 marzo e prevede lo spegnimento di tutti i computer statali alle 20:00 del venerdì. In seguito, a partire da aprile, il secondo e il quarto venerdì di ogni mese lo spegnimento sarà anticipato alle 19:30. Da maggio infine, quando i dipendenti statali si saranno già in parte disintossicati, il governo fisserà lo spegnimento dei PC alle 19:00 di ciascun venerdì. Giusto in tempo per l'aperitivo.

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Scherzi a parte, la situazione sembra seria e a quanto pare i pazienti non avrebbero molta voglia di farsi curare: secondo il Governo di Seoul infatti non tutti gli impiegati saranno soggetti allo shut down, con eccezioni previste in casi particolari. Nonostante questo sempre il Governo ha fatto sapere che già il 67.1% degli impiegati ha chiesto di essere esentato da questo distacco forzato dal lavoro. Una situazione grave che già a fine febbraio aveva portato il Governo ad approvare una legge che limita a 52 anziché a 68 il tetto massimo di ore lavorative settimanali. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma in Corea del Sud i cocktail bar e i caffè sono così inospitali?