Diritto all'oblio su Google negato a un ex terrorista

Il garante della Privacy ha ribadito che "la storia non si cancella": negato il diritto all'oblio a un ex terrorista degli anni di piombo.

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a cura di Dario D'Elia

Il Garante della Privacy ha negato il diritto all'oblio a un ex terrorista degli anni di piombo. Ieri l'autorità presieduta da Antonello Soro ha confermato che "per reati particolarmente gravi prevale l'interesse del pubblico ad accedere alle notizie" su Google.

Il protagonista della vicenda, noto per attività terroristiche consumate tra gli anni 70 e i primi anni 80, aveva chiesto la deindicizzazione di alcuni articoli, studi, atti processuali in cui erano riportati i gravi fatti di cronaca che lo riguardavano. Il Garante della Privacy ha dichiarato infondato il ricorso (doc. web n. 4988654).

oblio

La storia in verità inizia nel 2009, quanto l'ex terrorista termina di scontare la pena. Si rivolge a Google "chiedendo la rimozione di alcuni url e dei suggerimenti di ricerca che vengono visualizzati dalla funzione di 'completamento automatico' digitando il nominativo nella stringa di ricerca".

Il colosso statunitense risponde picche, quindi il pregiudicato decide di rivolgersi al Garante "sostenendo di non essere un personaggio pubblico ma un libero cittadino al quale la permanenza in rete di contenuti così risalenti nel tempo e fuorvianti rispetto all'attuale percorso di vita, cagiona gravi danni dal punto di vista personale e professionale".

Il Garante, negando la richiesta, ha semplicemente applicato il regolamento che impone rigore nei casi di reati particolarmente gravi e che - come in questo caso - hanno valenza storica. "Esse riguardano una delle pagine più buie della storia italiana, della quale il ricorrente non è stato un comprimario, ma un vero e  proprio protagonista", scrive il Garante.

"Inoltre, nonostante il lungo lasso di tempo trascorso dagli eventi l'attenzione del pubblico è tuttora molto alta su quel periodo e sui fatti trascorsi, come dimostra l'attualità dei riferimenti raggiungibili mediante gli stessi url".