Diritto di recesso contratti online, come funziona

Analizziamo la normativa italiana sul diritto di recesso a favore del consumatore.

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a cura di Avv. Gianluigi Fioriglio

1.Premessa

Gli acquisti online sono sempre più diffusi, ma non tutti i consumatori sono a conoscenza delle tutele giuridiche offerte dalla nostra legislazione e, in particolare, dal Codice del consumo (decreto legislativo n. 206/2005). Chi acquista come consumatore, fra l'altro, può usufruire del diritto di recesso, ossia della possibilità di restituire il bene acquistato ricevendo indietro la somma precedentemente pagata. Oggi approfondiamo proprio tale argomento (apparentemente semplice), precisando sin da subito che quella che presentiamo è la tutela minima offerta dalla legge: in via contrattuale, si possono stabilire condizioni più favorevoli (attenzione: mai peggiorative!) per il consumatore.

2. Professionista e consumatore

È opportuno effettuare subito una importante distinzione tra consumatore e professionista. Questa distinzione è importante poiché il diritto di recesso, così come disciplinato dal Codice del consumo, può essere esercitato unicamente dal consumatore che acquista da un professionista. Per completezza, aggiungiamo che, in via contrattuale, il venditore di un bene o il fornitore di un servizio può comunque conferire tale diritto anche a un professionista, ma questa è una sua scelta, non un obbligo di legge.

Secondo il Codice del consumo, il professionista è la persona fisica o giuridica che agisce nell'esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario, mentre il consumatore è la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta.