Disastro Yahoo: 1 miliardo di account compromessi

L'azienda ammette di aver subito il furto di informazioni riguardanti "più di un miliardo di account". Sottratte password, indirizzi di residenza e numeri di telefono. Ma c'è di peggio...

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Yahoo segna un nuovo record, anche se si tratta di un tipo di primato di cui è probabile avrebbe fatto volentieri a meno. Per lo meno in termini di dimensioni, infatti, il furto di informazioni collegate a 1 miliardo di utenti.

Il furto di dati risalirebbe all'agosto del 2013 e Yahoo, stando a quanto si legge nel comunicato ufficiale dell'azienda, ne sarebbe venuta a conoscenza solo grazie alla comunicazione da parte delle forze di polizia.

Secondo l'azienda, in ogni caso, si tratterebbe di un episodio diverso da quello avvenuto nel 2014 e venuto a galla lo scorso 22 settembre, che aveva interessato "solo" 500 milioni di account.

I pirati, in questo caso, hanno messo le mani su indirizzi email, password e informazioni personali degli utenti, tra cui data di nascita, numero di telefono e, in alcuni casi, anche le domande segrete per la verifica dell'account.

Oh Noo
Il furto di informazioni riguardanti 1 miliardo di account è inquietante, ma il fatto che l'azienda non se ne sia accorta per 3 anni è ancora più sorprendente.

La buona notizia è che le password (solo quelle) erano protette da crittografia. La cattiva notizia è che l'algoritmo usato (MD5) è tutt'altro che affidabile. Anzi: come hanno dimostrato casi di cronaca recente, può essere violato con estrema facilità.

Il furto di informazioni, però, non è l'unico problema di sicurezza di cui gli utenti Yahoo si devono preoccupare. L'azienda, infatti, ha reso pubblica anche una falla di sicurezza di cui sarebbe venuta a conoscenza almeno dallo scorso ottobre e che avrebbe messo a rischio la privacy dei suoi utenti per gli ultimi due anni.

Anche in questo caso la segnalazione è arrivata da indagini esterne all'azienda e offre un quadro decisamente preoccupante: gli stessi hacker che hanno violato i sistemi di Yahoo nel 2014 avrebbero infatti messo le mani sul codice proprietario dell'azienda e lo avrebbero usato per creare dei cookie che consentono di accedere agli account degli utenti Yahoo senza dover effettuare il login.

Gli amministratori avrebbero individuato gli account presi di mira e invalidato i relativi cookie, procedendo inoltre a una revisione del sistema per bloccare attacchi di questo tipo. 

Per approfondimenti, che arriveranno anche nelle prossime ore, possiamo consultare l'articolo dedicato a questa vicenda su Security Info.