Discovery scalza Sky: terza potenza dopo Raiset

Discovery senza troppo clamore si candida alla terza posizione per audience televisivo. Da rilevare infatti la recente acquisizione dei canali Giallo, Focus, K2, Frisbee e Gxt. Rai e Mediaset restano lontane, ma Sky è stata sorpassata di un soffio.

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a cura di Dario D'Elia

Discovery è la terza potenza televisiva italiana, se si considerano gli ascolti giornalieri rilevati dall'Auditel. La notizia ha un che di sconcertante (se si pensa in termini di mercato), ma effettivamente considerando le recenti acquisizioni del gruppo statunitense, Sky parrebbe essere stata scalzata. In verità, prima di ogni altra considerazione bisognerebbe tener conto di almeno due dettagli. L'Auditel non è molto preciso, e ormai lo sostengono un po' tutti gli operatori; in secondo luogo l'audience non è l'unico parametro per delineare il volume d'affari di un broadcaster.

Diciamo allora che si tratta di un piccolo segnale di svolta. RAI continua a dominare con il 39,94% di share, segue Mediaset con il 32,28%. Poi ecco Discovery (Discovery Channel, Animai Planet, Real Time, etc.) con il 5,16%, Sky con il 4,64% e Ti Media (La7, MTV, Comedy Central) con il 4,24%. I dati fanno riferimento a dicembre 2012/gennaio 2013, quindi c'è da considerare anche l'anomalia del periodo natalizio.

Il canale di punta

Già, perché la nuova Discovery registra questo balzo in avanti proprio grazie alla recente acquisizione di SwitchOver Media, la holding dei canali gratuiti Giallo, Focus, K2, Frisbee e Gxt (a pagamento). La programmazione ha un target piuttosto giovane, soprattutto bambini.

"Eravamo il quinto editore televisivo italiano e la nostra volontà è sempre stata la crescita ed essendo un'azienda con un ottimo cash flow abbiamo pensato di consolidarci con un'acquisizione di qualità. Il punto di forza dell'operazione è che si uniscono due imprese sane", ha spiegato l'AD Marinella Soldi al Sole 24 Ore.

Il prossimo passo ovviamente non è quello di cambiare pelle e sfidare RAI e Mediaset con nuove programmazioni generaliste. Per ora si proseguirà nel solco già tracciato; al massimo saranno potenziate le professionalità nel settore bambini e nella fiction dedicata al giallo.

Sul fronte tecnologico invece proseguirà la programmazione di alcuni canali, come ad esempio Dmax, anche su YouTube. I dati sembrerebbero confermare che non si rischia erosione di pubblico.

Come se non bastasse, sempre parlando di americani, bisogna rilevare anche l'ultima mossa del colosso Viacom. Ha appena acquisito da MTV Italia il 51% di Comedy Central e Nickelodeon.

Insomma, si tratta di uno share di circa l'1,1% ma anche in questo caso si punta a giovani e bambini. Fra un po' si rischia il "monopolio" stelle e strisce.