DJI Mavic 3 Classic | Recensione

Con DJI Mavic 3 Classic, il marchio cinese svela un drone per professionisti dotato di singola camera Hasselblad e autonomia prolungata.

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a cura di Federico Vecchio, Luca Rocchi

Come il più avanzato Mavic 3, che abbiamo provato di recente, Mavic 3 Classic segue il linguaggio di stile avviato con i precedenti modelli e non sorprende trovare quindi il medesimo sistema di apertura e chiusura dei bracci che permette un’elevata trasportabilità. Poche le differenze sotto questo profilo: stesse dimensioni, stessi pesi, solo una sottile differenza in termini di materiali (ora un mix di gomma morbida e plastica dura).

Nuovo anche il sistema di contenimento del gimbal: a questo proposito DJI ha rinnovato la plastica di protezione, rimuovendo la calotta trasparente a favore di una soluzione più semplice e anche accattivante. Come Mavic 3, anche la variante Classic è dotata della marcatura Open C1 e pertanto è tra i primi modelli in commercio a poter essere utilizzato dal 1° gennaio 2024 rispettando la categoria A3 del Regolamento Europeo.

Mavic 3 Classic Mavic 3 Mavic 3 Cine
Take-off Weight 895g 895g 899g
Dimensions(L x W x H)

Folded (without propellers): 221 x 96.3 x90.3 mm;

Unfolded (without propellers): 347.5 x 283 x 107.7 mm

Folded (without propellers): 221 x 96.3 x 90.3 mm;Unfolded (without propellers) 347.5  x 283 x 107.7 mm

Folded (without propellers): 221 x 96.3 x 90.3 mm;

Unfolded (without propellers) 347.5 x 283 x 107.7 mm

Hasselblad Camera 4/3 CMOS, Effective pixels: 20 MP 4/3 CMOS, Effective pixels: 20 MP 4/3 CMOS, Effective pixels: 20 MP
Tele Camera No 1/2-inch CMOS;Up to 28x hybrid zoom 1/2-inch CMOS;Up to 28x hybrid zoom
Apple ProRes No No YesApple ProRes 422 HQApple ProRes 422Apple ProRes 422 LT
Video Resolution 5.1K @ 50 fps;4K @ 120 fps for HD slow-motion videos 5.1K @ 50 fps;4K @ 120 fps for HD slow-motion videos 5.1K @ 50 fps;4K @ 120 fps for HD slow-motion videos
Max Flight Time 46 minutes 46 minutes 46 minutes
Operating Temperature -10°C to 40°C -10°C to 40°C -10°C to 40°C
Obstacle Sensing Omnidirectional Omnidirectional Omnidirectional
Video Transmission System O3+ O3+ O3+
Transmission Distance (CE) 8 km 8 km 8 km
Internal Storage 8 GB 8 GB 1TB
Compatible Controllers DJI RC-N1;DJI RC;DJI RC Pro DJI RC-N1;DJI RC;DJI RC Pro DJI RC-N1;DJI RC;DJI RC Pro
Flight App DJI Fly DJI Fly DJI Fly

Radiocomando

Il radiocomando offerto in dotazione a Mavic 3 Classic è il medesimo che potrete trovare su Air 2S e altri modelli anche di categoria superiore. L’ergonomia è di altissimo livello, il sistema di controllo appare ben bilanciato con un alloggiamento dedicato allo smartphone preciso e solido. Il sistema di connettività DJI, ora giunto alla declinazione 3+, garantisce una copertura per 15 km (1080@60fps) anche se in Europa è limitata ad “appena” 6 km per rispettare una serie di normative.

Coloro che desiderano un radiocomando più avanzato che non richieda necessariamente l’adozione del proprio smartphone, possono naturalmente acquistare (in bundle o separatamente) DJI RC, ossia un radiocomando dotato di schermo integrato touchscreen FHD da 5,5” capace di gestire tutte le funzioni del drone. L’autonomia operativa di questo telecomando è di 4 ore, mentre la trasmissione video è di tipo O3+ fino a 15 km.

Abbiamo provato entrambi i modelli e il consiglio che vi diamo, in anteprima rispetto alle conclusioni, è sempre lo stesso: se il drone è parte del vostro corredo da professionisti, consigliamo di acquistare DJI RC per una maggiore praticità e flessibilità di utilizzo.

Primo volo

La batteria (o le batterie, qualora abbiate acquistato la versione “Combo Fly”) è da inserire nella zona retrostante del drone e consigliamo sempre di caricarla al massimo per poter ottenere il massimo dal vostro volo. Come per il precedente modello, nella confezione è presente una basetta di ricarica che consente di alimentare all’unisono tutte le batterie e, potenzialmente, ridurre i tempi di pausa.

Come per la maggior parte dei droni di DJI, per affrontare il primo volo è necessario agganciare le eliche, rimuovere la cover di protezione del sistema fotografico e aprire i bracci di Mavic 3 Classic. A seconda del radiocomando adottato, sarà necessario installare una eventuale app (DJI Fly) disponibile per sistemi Android e Apple.

Fotocamera

Cosa cambia quindi tra Mavic 3 Classic e i restanti due modelli della medesima serie? Lo abbiamo già anticipato, principalmente il sistema di fotocamera. Mentre Mavic 3 / Cine beneficiano di un doppio sensore (Hasselblad e Tele), la variante Classic perde lo zoom ibrido da 28x.

Più in dettaglio, su Mavic 3 Classic è presente solamente un sensore Hasselblad da 4/3 CMOS e 20 MPx, capace di riprendere fino a un massimo di 5.1 K a 50 fps e 4K a 120 fps (HD slow motion).

In altre parole, chi non necessita di avere ingrandimenti di un certo tipo, potrà accontentarsi dello zoom digitale e godere comunque di una ottima videocamera firmata Hasselblad.  La messa a fuoco è immediata, l’apertura del diaframma regolabile (da f2,8 a f11) e il bracketing automatico. Il formato delle foto è il classico JPG compresso, ma sono disponibili anche i più professionali DNG e RAW.

Autonomia

Invariata l’autonomia che, anche su questo modello, rimane fissa a 46 minuti. Un risultato decisamente importante, incredibilmente lungo se non “eterno” rispetto alle generazioni precedenti. Il radiocomando classico consente un utilizzo ininterrotto per circa 6 ore, mentre quello più avanzato dotato di display si “ferma” a circa 4 ore. La ricarica della batteria, ora fa 5000 mAh, richiede circa un’ora e mezza (con il caricatore da 65 Watt) per passare dal 10% al 100%.

Lo spazio di archiviazione utilizzabile a bordo di Mavic 3 Classic è di 8 GB (utilizzabile circa 7,9 GB); archiviazione che può essere espansa adottando una microSD. Sul sito ufficiale di DJI è presente una lista dei modelli consigliati; tuttavia, la compatibilità è garantita fino a 512 GB di spazio.

Verdetto

In conclusione, DJI Mavic 3 Classic è un drone interessante soprattutto per chi è alla ricerca di una soluzione per professionisti ma non necessita di un sistema a doppia fotocamera. Come per il precedente modello, della medesima serie, apprezziamo la fotocamera Hasselblad, l’autonomia quasi infinita e il sistema di tracciamento avanzato.

Il prezzo di partenza è di 1.509 euro, circa 400 euro in meno rispetto alla versione più avanzata. A nostro parere si tratta di una richiesta leggermente elevata soprattutto se consideriamo che non è previsto alcun radiocomando nella dotazione base. Sempre a riguardo la politica prezzi, ci teniamo a spezzare una lancia a favore del produttore cinese; la nuova strategia prevede infatti la vendita dei droni in tre modalità:

  • solo drone: 1.509 euro
  • drone e DJI DC-N1: 1.609 euro
  • drone e DJI RC: 1.759 euro

Per ottenere il Fly More Kit (che ricordiamo che prevede 2x batterie, caricatore con stazione da 100 Watt, caricatore da auto da 65 Watt, 3 coppie di eliche e una borsa da trasporto) sono necessari ulteriori 609 euro. Per i più esigenti è disponibile DJI RC PRO, un controller ancora più avanzato con latenza ridotta e luminosità di 1000 nit; in questo caso la cifra da sborsare è di 1.009 euro.