Domande e risposte sul Cloud, intervista con Google

Intervista - Scopriamo i dettagli del Cloud Computing secondo Google, e quali sono i progetti per battere la concorrenza.

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a cura di William Van Winkle

Il cloud computing è già nelle nostre case

Ogni tecnologia di successo per un primo periodo è un'esotica novità, per poi passare all'ordinaria quotidianità. Ci sono tanti possibili esempi di questo fenomeno: la lampadina, l'automobile, la TV o il PC. O ancora, quando è stata l'ultima volta che avete sentito o letto "World Wide Web" per intero, o domandato a qualcuno se ha già la connessione a Internet? Quando qualcosa passa dall'essere nuovo alla sfera del quotidiano, allora anche il suo nome si riduce ai mini termini: si passa da un nome lungo e complesso ad uno breve, facile da ricordare e più amichevole.

Tra i termini più vicini a questo fenomeno c'è sicuramente il cloud computing, un paradigma e un approccio secondo il quale il software e le risorse di calcolo si spostano dal PC – che diventa un semplice terminale – a server e data center. "Cloud Computing" è un termine generalmente associato alle grandi aziende, anche se all'interno di queste regna ancora una certa confusione – per esempio sulla scelta tra cloud pubblico e privato, sulla sicurezza, sulla gestione del downtime e altre questioni. Screen shot of Microsoft's Excel Web App.

Pochi invece si rendono conto di quanto il cloud computing sia già presente nelle nostre vite di tutti i giorni. Noi stessi possiamo dirci stupiti, visto che meno di due anni fa pubblicavamo un articolo sul cloud computing, e dicevamo che sarebbe stato il futuro. A quanto pare il futuro è già arrivato: anzi, c'eravamo già dentro allora.

Sì perché tutti noi usiamo applicazioni cloud, anche se magari molti di noi non se ne rendono nemmeno conto. La ricerca online di Google, l'archiviazione di Microsoft SkyDrive o di Dropbox. Anche Amazon – provider di servizi cloud della prima ora – sta cominciando ad espandersi verso il settore del consumo, con l'offerta Cloud Player. Microsoft ha creato Office Web Apps, ora Office 365, per competere con Google Apps e simili. E poi ci sono i video online di ogni genere, gratuiti e a pagamento, e naturalmente tutto il mondo della Rete "social" a partire da Facebook e Twitter.

Ogni giorno che passa il PC è sempre meno rilevante, se non come strumento per accedere a Internet e ai tanti servizi che offre, in favore di un mondo ideale nel quale le nostre risorse digitali sono ubique, e basta un computer qualsiasi per accedere a ogni cosa.  E naturalmente questa evoluzione coinvolge anche lo smartphone e il tablet, e non certo in ruoli di comparsa. Google Apps product development leader Ken Norton

Se tutto questo è vero, allora si può affermare che Google è tra i protagonisti principali di questo nuovo mondo, se non il creatore vero e proprio. E allora Ken Norton, il principale coordinatore di Google Apps, è uno dei nomi chiave per capire questa nuova realtà. Abbiamo passato un po' di tempo con lui, approfittando della preziosa occasione per parlare di cloud computing con uno dei maggiori esperti in circolazione.